In Slovacchia, una casa che amplifica la prospettiva sul bosco

L’abitazione incastonata nel terreno si apre generosamente verso il paesaggio naturale, inquadrato come protagonista indiscusso della scena.

Che l’architettura possa incidere notevolmente sulla psicologia della percezione attraverso la composizione geometrica e la prospettiva come strumento di lettura dello spazio, è fatto noto. Ne è un esempio la Piazza di Pienza, che Bernardo Rossellino ha voluto ad impianto trapezoidale per modificarne la percezione a seconda della posizione dell’osservatore: da una visuale “prospettica“, in direzione delle linee realmente convergenti dei lati, la piazza amplifica la sua profondità compensando le dimensioni contenute; da una visuale “antiprospettica“, in direzione delle linee divergenti dei lati, la Cattedrale sullo sfondo – di cui l’architetto intendeva celebrare la monumentalità – appare ravvicinata e dunque ancora più maestosa ed incombente.

Senza ricercare per forza similitudini o assonanze con l’illustre precedente rinascimentale e relative illusioni ottiche, ci piace pensare che questa abitazione immersa nei boschi dei Piccoli Carpazi sia stata pensata per suscitare diverse suggestioni a seconda di dove la si guardi, grazie alla prospettiva.

L’edificio con pianta a trapezio isoscele è situato in un lotto in forte pendenza ai margini del villaggio di Pernek, non lontano da Bratislava, ed è incastonato nel declivio come uno strumento grezzo ed essenziale col quale integrarsi il più possibile nel contesto naturale senza compromettere la vegetazione esistente. 

Studený architects, casa a Pernek, Pernek, Slovacchia 2022
Casa a Pernek, Pernek, Slovacchia 2022

I tre lati a nord, est e ovest sono avvolti dal terreno mentre il solo fronte sud si apre generosamente verso il giardino, unica area pianeggiante nel lotto, e verso la foresta retrostante. L’involucro, che ripropone anche in alzato la sagoma trapezoidale, è costituito da una struttura monolitica in cemento armato a vista priva di supporti intermedi, che conferisce agli ambienti una spazialità fluida e unitaria: al piano terra si trova un locale multifunzionale con soggiorno, cucina, zona pranzo e camera da letto mentre al piano primo si collocano l’accesso dalla quota stradale, due camere da letto e un bagno.

La configurazione trapezoidale della pianta, con lati divergenti verso il bosco, esalta da una posizione antiprospettica la visuale del drammatico paesaggio circostante che penetra potentemente nell’abitazione attraverso la facciata vetrata e sembra ancora più vicino e dominante. Verso l’interno, la naturale convergenza delle pareti laterali induce la percezione di allontanamento della parete di fondo, facendo apparire l’ambiente domestico più spazioso e profondo. 

Negli interni, gli arredi sobri ed informali dialogano con le pareti ruvide in calcestruzzo a vista, conferendo un carattere scarno e un sapore industriale all’abitazione. Come se, qui, non ci fosse bisogno di tanto di più dell’essenziale per apprezzare il contatto con la natura, basta uno spazio accogliente e una visuale “amplificata“ del bosco. 

Collaboratori:
Daniel Silva, Maroš Bátora

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