Paolo Asti riporta a nuova vita la storica Torre Tirrena di piazza Liberty a Milano

Il progetto di riqualificazione, quasi terminato, firmato Asti Architetti e sviluppato da Hines Italy, dell’iconica Torre Tirrena progettata negli anni Cinquanta dai fratelli Soncini, restituisce al centro storico – insieme al flagship store Apple di Foster + Partner – la nuova centralità di piazza Liberty, a due passi dal Duomo.

Gli interventi di ristrutturazione delle torri storiche a Milano riportano all’attenzione la necessaria riflessione sulla “tradizione milanese” dell’edificio alto, nell’ambito dell’esponenziale sviluppo verticale che la città di Milano ha conosciuto nell’ultimo decennio.

Ancora prima degli episodi di “rottura consapevole” del grattacielo Pirelli e della ricucitura del tessuto del centro storico operata dalla Velasca, nel boom del dopoguerra, il Grattacielo di Milano realizzato tra 1950 e il 1955 nel lotto d’angolo fra Via Vittor Pisani e Piazza della Repubblica su progetto dell’architetto Luigi Mattioni insieme a Eugenio ed Ermenegildo Soncini inaugura la serie degli edifici altissimi, con uno dei più interessanti esiti del professionismo milanese degli “office di progettazione integrata” sensibile alle sperimentazioni della prefabbricazione.

L’intento della cordata di imprenditori raccolti nella S.p.a. Grattacielo di Milano era di realizzare un edificio in grado di competere con i colossi americani per dimostrare la capacità dell’industria milanese di riprodurre un modello straniero con materiali e tecniche locali.

Oltre al Grattacielo di Milano i Soncini negli stessi anni, e con le stesse aspirazioni, tra il 1955 e il 1956 realizzeranno un altro significativo edificio alto per Milano: la Torre Tirrena in Piazza Liberty descritta magistralmente nella loro relazione progettuale presentata per l'approvazione in Comune: “La Torre, posta a chiusura della nuova piazza, si eleva con la sua nitida architettura, essenzialmente strutturale, distaccandosi e differenziandosi dagli altri edifici che prospettano sulla piazza. Caratteristica determinante la leggerezza estetica e lo slancio verticale è l'estrema esilità delle strutture portanti tenute in vista e risolte con uno sdoppiamento delle pilastrate, fortemente aggettanti, che si ravvicinano nell'attico terminale, concludendo il volume dell'edificio”.

Eugenio Soncini, Ermenegildo Soncini, Torre Tirrena, Milano, Italia, 1955-1956

Nella definizione progettuale della torre, alta 46.5 metri con 11 piani, si intende creare un fondale alla nuova piazza prevista dal piano regolatore nel centro cittadino. Presenta un prospetto dinamico, movimentato dai riflessi e della sporgenza dai pilastri, che attraversano il volume come nervature tese, ricongiunte nell’attico. Rimarcano la verticalità della struttura, calcolata da Cesare Fermi, i contrasti cromatici delle finiture: gli elementi portanti sono rivestiti in klinker di colore grigio-verde-bluastro, mentre le fasce marcapiano sono in alluminio anodizzato nero semilucido. Le vetrate della cortina sono montate su infissi basculanti in legno e alluminio. La pianta, quadrata con agli angoli smussati, concentra scale e ascensori sul retro e si adatta sia agli spazi commerciali del piano terra e del primo piano, sia agli uffici dal secondo al quarto, sia agli appartamenti residenziali che erano collocati dal quinto all’attico.

Asti Architetti ha curato il progetto di riqualificazione di Torre Tirrena con destinazione mista (retail e direzionale) sulla base di una visione strategica di sviluppo guidata da Hines. I lavori sono in corso di ultimazione, entro fine 2020. Alla guida dello studio dai primi anni del 2000, Paolo Asti è intervenuto anche su questo edificio soggetto a vincolo indiretto di rispetto del Duomo – in accordo con la soprintendenza, lo sviluppatore ha scelto di lavorare come se l’immobile fosse vincolato, in questo senso deve essere letta per esempio la scelta di proporre frame esterni sui moduli finestrati che richiamassero le linee originarie volute dai fratelli Soncini – in maniera puntuale e rispettosa del progetto originario, così come ha operato su altre preesistenze nel tessuto storico di Milano con progetti – più di settanta solo a Milano [1] – che hanno conferito una nuova vita ai palazzi storici.

All’esterno, della Torre Tirrena, ora denominata The Liberty Tower, è stata valorizzata la chiarezza strutturale dei “pilastrini binati” della facciata che sdoppiandosi con raccordi inclinati segnano la verticalità della torre definendo la base e la parte sommitale creando un forte contrasto di luci e ombre: “nel progetto di riqualificazione – spiega Asti – ho adottato un approccio basato sulla conservazione e sull’enfatizzazione dei caratteri fondamentali del disegno originario fatto dai fratelli Soncini: Torre Liberty è unica a Milano per la sua facciata ‘a caramella’ che nella base si ‘accartoccia’ su se stessa concludendosi nella parte sommitale con una rientranza dei propri elementi connotanti dello sviluppo verticale”.

Gli interni sono stati invece completamente ristrutturati e rifunzionalizzati negli aspetti impiantistici energetico strutturali (ad oggi è stata ottenuta la LEED Gold Pre-certified). In copertura, prima adibito a locali tecnici (ora posizionati negli interrati) è stato realizzato un nuovo volume vetrato arretrato rispetto al filo della facciata con un ampio terrazzo dotato di ampie vasche piantumate (cinque ulivi sono stati posizionati in continuità della fuga verso l’alto dei pilastrini della facciata principale) come affaccio sulla città e open house degli uffici che l’edificio ospita.

Eugenio Soncini, Ermenegildo Soncini, Torre Tirrena, Milano, Italia, 1955-1956. Disegno d'archivio

Questo intervento di Asti Architetti completa e definisce piazza Liberty in dialogo con il progetto ipogeo del flagship store Apple di Foster + Partners che scava la piazza – enfatizzata dalle fontane a cascata – con un anfiteatro a gradoni: “il rapporto con la piazza risulta evidente”, sottolinea Asti, “il disegno della facciata della torre, ora esaltata nelle sue caratteristiche di verticalità – finalmente riconsegnata alla città anche come presenza notturna grazie alle strip-led che esaltano gli elementi verticali strutturali – si relaziona con il parallelepipedo vetrato a contenimento della fontana e con l’illuminazione della piazza”.

[1]:
Asti Architetti, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2020 a cura di A. Coppa
Progetto:
Torre Tirrena, ora The Liberty Tower
Architetti:
Eugenio Soncini, Ermenegildo Soncini
Progettista strutturale:
Cesare Fermi
Completamento:
1955-1956
Restyling:
Asti Architetti, dicembre 2020
Indirizzo:
Piazza Liberty, 4, Milano
Altezza:
46,50 m
Piani:
11 escluso il piano terra
Developer Manager:
Hines Italy
Fund Manager:
Savills Investment Management SGR

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