“Urbainable/Stadthaltig” all’Akademie der Künste di Berlino si presenta con pareti ottiche e pavimenti occupati al centro da un totem cyberpunk: una colonna di schermi, cavi e lettori multimediali. La mostra è un’esposizione tutta italiana sui temi della contemporaneità, curata dal collettivo HPO con Marco Venturi, Guido Guidi e Ground Action. In questo ambiente astrattamente domestico, il visitatore viene invitato a muoversi nello spazio e a interagire in tempo reale con i sette schermi appesi al pilastro secondo schemi e orientamenti diversi.  All’interno di ciascuno di questi schermi, gli scacchi disegnati riproducono porzioni di scenari periferici del noto fotografo e paesaggista Italiano Guido Guidi, mentre le strisce verticali vengono sostituite da ambienti esterni filmati da tre webcam. I muri e il pavimento della stanza si dissolvono e svaniscono, restituendo lo spettatore a quegli spazi di intersezione ed incontro che l'odierno isolamento impedisce. L’allestimento mette in evidenza i nuovi punti di contatto tra reale e digitale che la pandemia ha modificato, mostrando in questo nuovo limite un materiale sul quale i progettisti devono oggi riflettere.