L’ultimo edificio progettato da Le Corbusier riapre a Zurigo

Con la mostra “Mon univers”, riapre al pubblico l’edificio colorato che sintetizza l’approccio del maestro, unendo architettura, arte e vita quotidiana.

Pavillon le Corbusier

Pavillon le Corbusier

Pavillon le Corbusier

Pavillon le Corbusier

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon le Corbusier

Pavillon le Corbusier

Pavillon le Corbusier

Pavillon le Corbusier

Il Pavillon Le Corbusier non è soltanto l’ultima opera del maestro dell’architettura moderna, ma anche il suo unico progetto che presenta una struttura di metallo e vetro. Commissionato negli anni Sessanta dalla collezionista Heidi Weber, la struttura è stata restaurata e riconvertita nel nuovo spazio espositivo del Museum für Gestaltung di Zurigo. Fino al 17 novembre 2019, la mostra "Mon univers" espone una vasta collezione di disegni, modelli, arredi, fotografie, sculture e dipinti che Charles-Édouard Jeanneret ha accumulato nella sua lunga e prolifica carriera di progettista e artista, rappresentando il suo unico universo espressivo.

Situato in riva al Lago di Zurigo, Le Corbusier dispone l’edificio obliquamente rispetto alla strada in modo da valorizzarne il volume, richiamando la posizione del Partenone nell’Acropoli di Atene e l’idea di Promenade Architecturale che spesso ricorre nell’opera dell’architetto franco-svizzero. Basandosi sul sistema di standard del Modulor, Le Corbusier sperimentò le possibilità offerte dalla prefabbricazione disegnando un telaio di metallo con un’unità base di 226cm.

Il sistema strutturale regolare si confronta con una massiccia rampa di cemento grezzo al suo esterno e con una scala aperta che si trova al centro della pianta. Anche questi elementi sono ricorrenti nell’opera dell’architetto, secondo cui “una scala separa un piano dall’altro: una rampa li connette”. I blocchi del padiglione sono coperti da una copertura scultorea formata da due ombrelli di metallo dalle forme complesse, concave e convesse, che con le terrazze generano un piacevole spazio aperto coperto da dove guardare il paesaggio svizzero a 360°.

  • Mon univers
  • fino al 17 novembre 2019
  • Arthur Rüegg, Christian Brändle, Silvio Schmed
  • Pavillon Le Corbusier
  • Höschgasse 8, Zurigo
Pavillon le Corbusier

Pavillon le Corbusier

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Pavillon le Corbusier

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon Le Corbusier, 2019, Zurich, © ZHdK

Pavillon le Corbusier

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