Brandlhuber+ Emde e Burlon/Muck Petzet Architekten innovano la tipologia della casa a schiera e costruiscono a Berlino un edificio residenziale di cemento a gradoni. A ogni livello il volume dell’edificio indietreggia di cinque metri e crea ampi spazi aperti e collettivi, connessi da lunghe scale. Nella facciata posteriore i gradoni funzionano al negativo e generano al piano terra uno spazio pubblico coperto.

I due studi tedeschi progettano una struttura grezza e adattabile alle esigenze degli abitanti, con appartamenti stretti e profondi, senza partizioni interne e con solo un nucleo centrale che contiene servizi e l’ascensore.

Gli architetti raccontano: “Le norme che regolano l’architettura strutturano le nostre aspettative di convivenza e spesso riducono la complessità dell'interazione sociale”. 

L’edificio inizialmente doveva essere un micro-intervento, con solo spazi espositivi e commerciali. I progettisti hanno convinto il cliente a costruire un edificio a uso misto, che frutta al massimo il volume disponibile e non rinuncia a spazi collettivi ampi e di qualità, rendendo labile il confine tra pubblico e privato.

L’edificio una risposta concreta al vertiginoso aumento dei costi degli immobili e al parallelo crollo delle qualità spaziali e sociali dell’architettura nella capitale tedesca. 

“La Terrassenhaus Berlin mette in discussione la separazione tra pubblico e privato introducendo una nuova tipologia per il contesto urbano. Con la loro profondità anormale, le case a schiera creano diversi gradi di distanza e privacy, mentre allo stesso tempo le scale esterne – che collegano il giardino comune con il tetto pubblico – generano incontri di ogni tipo, desiderati e indesiderati,” dicono gli architetti.