Il progetto di Bjarke Ingels Group è formato da 66 moduli, impilati su cinque piani, che formano un volume leggermente curvo. Il nuovo edificio delimita una corte pubblica nel quartiere di Dortheavej. I blocchi prefabbricati sono sfalsati per fornire ad ogni abitazione terrazze esposte a sud, accessibili tramite accessi vetrati a tutta altezza.
Lo studio danese è stato incaricato di progettare la residenza Dortheavej dall’associazione no-profit danese Lejerbo, come parte di un masterplan sviluppato dall’urbanista Jan Gehl per l’area nord-ovest della capitale.
Uno dei requisiti principali era che il sito doveva rimanere permeabile, per consentire alle persone di attraversare l’edificio e raggiungere lo spazio pubblico al centro. Per raggiungere questo obiettivo, BIG svuotato il piano terra in tre punti, creando un accesso allineato a un’apertura dalla parte opposta della corte.
Per rendere il passaggio più invitante, le pareti sono rivestite di legno ed è stata utilizzata un’illuminazione dai toni caldi.
“Concepito come un muro poroso, l’edificio forma una curva dolce al centro, generando uno spazio urbano verso la strada a sud e un cortile verde al centro del lotto,” hanno commentato gli architetti.
All’interno dei volumi rivestiti gli legno, gli appartamenti da 60-115 mq sono illuminati dalla facciata su strada. Verso la corte centrale, affacciata a nord, le facciate sono invece opache per offrire maggiore privacy.
Gli spazi interni sono rifiniti con semplicità, con pavimenti di legno, pareti e arredi bianchi e soffitti di cemento a vista.