Probabilmente non è un caso che l'attuale crisi di rappresentatività delle istituzioni sollevi anche un
problema di rappresentazione. L'architettura pubblica è ancora in grado di comunicare il suo ruolo?
E come?
Il progetto del centro polifunzionale di Dueville (VI) di Giorgio Santagostino e Monica Margarido
(GSMM architetti) ci risponde di sì, anche con tecnologie semplici ed economia di mezzi, anzi forse
proprio grazie a questi presupposti. E grazie soprattutto a un'idea chiara di come tradurre in
architettura le richieste della committenza. Uno spazio di grande impatto, nel quale la semplicità
delle scelte esalta il virtuosismo formale della grande copertura "fluttuante".
Appare sospesa nel vuoto. Bianca. Lievemente sporgente. Promette protezione. Un foglio piegato,
una superficie sfaccettata fatta di piani obliqui che si scosta dalla linea del muro e invita a entrare.
La sua forma possiede allo stesso tempo la forza di un'intuizione e la misura di una scultura.
Un solo elemento, capace contemporaneamente di articolare lo spazio e fare da principio
ordinatore, mentre le pieghe che ne disegnano gli andamenti fanno da tema conduttore.
Gesto semplice e fondativo: una vela e una grande aula coperta, spazio primario. Nel quale la
definizione dei dettagli rimane su un registro di sobrietà senza sovrapporsi con un segno allo
stesso tempo potente e gentile.
GSMM architetti: centro polifunzionale
La grande copertura "fluttuante" dello spazio progettato da Giorgio Santagostino e Monica Margarido si comporta come un foglio di carta ripiegato, che si scosta dalla linea del muro invitando le persone a entrare.
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- Paolo Vitali
- 03 dicembre 2012
A differenza di altri progetti dello studio che, come una teca, custodiscono l'elemento "lavorato" (e irregolare) all'interno, qui la qualità dello spazio viene annunciata già all'esterno, e allo stupore si sostituisce la scoperta. Il tema della piega è condotto con rigore, il disegno della copertura – la cui geometria fa da contrappunto alla pianta in un gioco di mancate corrispondenze – accompagna nella grande aula della palestra, dove la parte di intradosso piana si rastrema a losanga per terminare con una cuspide.
Ricorda qualcosa dell'architettura moderna brasiliana, dei suoi nobili padri, la grazia che hanno saputo mettere anche nel tema strutturale più ardito. La struttura al servizio dello spazio e non viceversa. Questa etica nei confronti dei materiali dell'architettura è la premessa necessaria per uno spazio che ancora si voglia definire civico.
GSMM architetti: centro polifunzionale di Dueville
Architetti: Giorgio Santagostino, Monica Margarido (GSMM architetti)
Design team: Olga Chiaramonte
Ingegneria strutturale: GAP Progetti . Alessandro Gasparini
Impianto tecnico: Brescia Progetti
Tipologia: palestra e spazio polifunzionale
Cliente: Comune di Dueville
Area totale: 1.390 mq
Costi: € 1.315.000,00