Hu Huishan era una studentessa della prima classe, nono grado, della scuola media di Juyuan, nella città di Dujiangyan, Sichuan. Nata l'11 ottobre 1992, fu seppellita dalle macerie del terremoto che colpì la città il 12 maggio 2008 alle ore 14.28 locali. L'ora esatta della sua morte rimane sconosciuta. Hu aveva quindici anni e fu cremata il 15 maggio 2008. Amava la letteratura e sognava un giorno di diventare una scrittrice.
La prima volta che visitai la scuola media di Juyuan fu proprio il 15 maggio. Penso di aver incontrato in quell'occasione Hu Ming e Liu Li, ma non ne sono sicuro poiché ero sotto shock. Ritornai sul luogo il 28 maggio e trovai ancor più genitori in lutto per la perdita dei loro figli, compresa la madre di due gemelle scomparse sotto le rovine. Da quello che mi ricordo ora, mi commossi della premura di Liu Li nel preservare un dente da latte della figlia e dall'orgoglio di Hu Ming. Parlammo a lungo, o piuttosto, ascoltai, perché non c'era nulla che potessi dire. Allora mi chiesi chi soffrisse di più a causa di questo terremoto. Erano chiaramente i genitori che hanno perso i loro figli. Quando fui sul punto di andare via, dissi a Liu Li: "Dai alla luce un'altra bambina e chiamala anch'essa Hu Huishan". "È vero!". All'improvviso i suoi occhi s'illuminarono di speranza, e disse: "È proprio quello che stavo pensando!". Queste parole crearono un reciproco senso di comprensione tra me e la coppia. Fu in quel momento che decisi di offrirgli, nel tentativo di ricostruire la loro vita, il mio aiuto a lungo termine. All'epoca non avevo alcuna idea di come avrei potuto aiutarli, così iniziai dall'annotare il loro indirizzo e, mentre scrivevo, mi accorsi che Liu Li soffriva di una brutta asma.
Telefonai a Hu Ming il giorno successivo e gli chiesi se poteva aiutarmi a recuperare le cartelle scolastiche abbandonate sul luogo del disastro. Poi, non ebbi nessun contatto con loro per alcuni giorni e, forse impressionato da uno di quei programmi televisi di psicologia, fui preso dall'esitazione. Mi domandai se il ritornare là, avrebbe riaperto le ferite nei loro cuori.
Ritornai a Juyuan il 21 giugno con alcuni obiettivi in mente. Primo, di ritirare le cartelle e secondo di convincerli a portare Liu Li da un dottore. Fui sorpreso di trovarli accampati in una tenda di fortuna. Non solo avevano perso la loro figlia nel disastro, ma anche la loro casa. Con loro viveva anche la madre anziana e disabile. La tendopoli era un caos e gli zaini non c'erano. Inizialmente, avevo dato per scontato che Hu Ming le tenesse a casa sua. Egli si sentì un po' in colpa, così cambiai subito discorso. Durante la nostra chiacchierata, mi resi lentamente conto che la mia preoccupazione non aveva senso. Avevano perso la loro adorata bambina e la speranza e avevano bisogno di qualcuno che li ascoltasse, poiché il semplice ascoltare porta conforto.
Gli spiegai l'idea che mi era venuta: costruire un piccolo memoriale per la loro figlia. Quello che successe dopo fu ben oltre le mie attese. La loro sincera gratitudine per questo piccolo sforzo da parte mia mi fece riconsiderare il senso della vita stessa. Prima di quel momento ero a disagio per la mia mancanza di senso pratico che m'impediva di fare qualcosa di concreto e, d'altra parte, avevo paura che la mia idea fosse troppo poetica in queste circostanze, poiché il mio memoriale non avrebbe portato nessun aiuto concreto, ma le parole di Hu Ming fecero svanire tutti i miei dubbi. Si può provare un dolore fisico per la perdita di "beni terreni", ma il conforto interiore deve venire dalla cura dell'anima, in questo caso possiamo solamente seguire il nostro cuore e dare ciò che possiamo.
Il memoriale a Hu Huishan è basato sull'archetipo del tetto a falda delle tende di fortuna che si vedono spesso nelle zone terremotate. Tutte le superfici sono intonacate nel modo tradizionale delle case rurali della zona. La pavimentazione, sia interna sia esterna, è in mattoni rossi come quelli tipicamente usati nelle case delle zone colpite dal terremoto. Lo scopo è trasmettere un senso di semplicità, austerità e universalità. Uno spazio puro tra alberi e campi aperti. Nonostante la sua piccola scala, il monumento rappresenta la memoria collettiva del terremoto, ed è anche l'opera più espressiva che abbia mai realizzato durante la mia vita professionale da architetto.
All'interno del monumento, i muri laterali espongono alcuni ricordi della breve vita di Hu Huishan: alcune fotografie, la cartella, i quaderni, il dente da latte, il cordone ombelicale… La sua vita ha lasciato una piccola impronta nel mondo. Non era famosa, semplicemente una ragazza normale – e un tesoro prezioso per i suoi genitori.
Su uno schermo posto contro il muro al fondo del memoriale, appaiono delle immagini filmate in Juyuan dopo che conobbi i genitori di Hu Huishan. Il piccolo spazio interno può accomodare solo poche persone alla volta, dando la sensazione di un piccolo cinema di famiglia. Non farà vedere nulla di solenne o drammatico, ma qualcosa in memoria di un giovane fiore stroncato dal terremoto e qualcosa sulla dura vita di una famiglia distrutta dal dolore.
Non so se questo memoriale, che ho donato e costruito, è il più piccolo al mondo, ma è stato costruito in onore della loro figlia e di tutte le persone ordinarie – perché il valore per la vita è l'elemento principale su cui si fonda la rinascita di una nazione.
Liu Jiakun
In ricordo di Hu Huishan
L'architetto cinese Liu Jiakun ha regalato il progetto e la costruzione di un memoriale per onorare la breve esistenza di una studentessa scomparsa nel terremoto del Sichuan. A Domus racconta le emozioni e le ragioni di questa piccola architettura. Foto di Iwan Baan. A cura di Laura Bossi
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- 15 luglio 2009
- Dujiangyan