San Paolo, megalopoli multiculturale (19
milioni di paulistanos, di cui 5 milioni di
italiani e 1 di giapponesi) ad alto tasso di
integrazione etnica (e criminalità organizzata multietnica), dotata di un ricco
patrimonio architettonico (Niemayer, Lina
Bo Bardi, Mendes da Rocha) temperato da
una rigogliosa natura tropicale, ha un
sindaco alla Rudolph Giuliani, fautore
della tolleranza zero.
Gilberto Kassab sta investendo nel
sistema della metropolitana e dei trasporti
di superficie e guida una crociata
per la "città pulita" che combatte le
affissioni spontanee e ripulisce gli edifici
dai graffiti. In dicembre, al convegno
sudamericano di "Urban Age", si è
detto che si sta facendo qualcosa di più
rispetto a Rio per migliorare la vita nelle
favelas. Ma il nuovo ponte Octavio Frias
de Oliveira, una tangenziale che scavalca
un fiume, è il simbolo di un disagio
che non fa che unire gli ingorghi di
traffico di due quartieri vicini. Gli elicotteri,
numerosi come a New York o Tokyo,
permettono agli ultraricchi di raggiungere
case e centri commerciali protetti,
ignorando questi problemi. Uno degli
impegni programmatici di "Urban Age"
è analizzare le interazioni tra la sfera
urbana formale e informale, e i modi in
cui la contesa sullo spazio pubblico può
accrescere, e non impoverire, il benessere
dei cittadini. Questa edizione si è
fatta coraggiosamente carico non solo
di una presa di coscienza di questo fondamentale
nodo dell'economia latinoamericana
– grazie a 44 oratori brasiliani
e 12 da altre città sudamericane
come Buenos Aires e Santiago, nonché
40 dall'Europa e dal Nordamerica – ma
anche del futuro urbano del continente.
Gli ospiti hanno toccato con mano
la plateale vicinanza della favela di
Paraisópolis, con la sua nuova scuola, ai
palazzi di lusso della ricca Morumbi. "Gli
abitanti dei condomini aiutano finanziariamente
la favela, mentre il Comune
mira all'integrazione tra città informale
e città legale", ha dichiarato Elisabete
Franca, responsabile dell'Edilizia sociale
che ha guidato il progetto più consistente:
Guarapiranga, un'urbanizzazione
litoranea per 500.000 abitanti, 230.000
dei quali in abitazioni precarie. Insieme
al suo centro di ricerca alla Columbia,
la urban think tank di Caracas Slum
Lab sta riattrezzando l'area a rischio di
Grotão/Paraisópolis per conto del suo
assessorato, puntando sulla prefabbricazione,
l'aggiornamento culturale,
la metodologia e lo sviluppo locale.
Negli anni '90 alcuni abitanti delle città
pensavano che bastassero le politiche
sociali, altri credevano nella repressione
di polizia. Oggi aumenta chi si batte
contro la deprivazione dei diritti civili tra
i più poveri, attuando iniziative composite.
La regista Tata Amaral, il cui popolare
film Antônia ha creato una nuova
immagine della città per contribuire
a diffondere l'autostima, ha affermato
che questa città ancora giovane deve
ripensare i processi della democrazia
per costruire fiducia. L'urban think tank
afferma che la diffusione della violenza
urbana tipica della favela/barrio arriva
da una società che ha perso sensibilità
per la sostenibilità sociale. Solo il 40%
delle nuove costruzioni di San Paolo è
opera di architetti ma, quando gli architetti
interpretano i bisogni comunitari,
prevale una nuova sensibilità. Lo hanno
sottolineato gli interventi fondamentali
di Alejandro Aravena, architetto cileno
che dirige Elemental e sta realizzando
residenze sociali a Santiago; Alejandro
Echeverri, autore di un piano urbanistico
per Medellín, Colombia; Enrique
Norten, con il progetto di un parco litoraneo
multifunzionale in Messico; e di
Slum Lab sul nuovo libro. Come ha sottolineato
l'urbanista brasiliano Eduardo
Roja, questa "stanza di compensazione"
fondata sulla declinazione a livello locale
della conoscenza creativa è di vitale
importanza per rafforzare il patrimonio
sociale di una città che ha 39 delegazioni
municipali, un'amministrazione
frammentata e "nessuna prospettiva di
lungo termine". Ma il ministro dell'Ambiente
Eduardo Jorge ha ribadito che il
sindaco ha lavorato in modo eccellente
come direttore di un'orchestra che
copre ogni settore. Molti invece sono i
direttori che occorrono alla sinfonia di
"Urban Age", che richiede risultati coerenti
sia nelle decisioni di vertice sia nelle
applicazioni di base. Lucy Bullivant
Urban age
La conferenza "Urban Age South America" si è tenuta lo scorso dicembre a San Paolo in una sala con oltre 400 partecipanti e 40 presentazioni di esperti provenienti da 25 città di 14 Paesi diversi. Testo Lucy Bullivant. Photo Tuca Vieira.
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- San Paolo,Urban Age South America,da Domus 921 gennaio 2009,Città pulita,Città informale,Città legale
- 16 gennaio 2009
- San Paolo