Matita, pastelli e colori ad olio: Aldo Rossi lavorava così ai suoi progetti, partendo da uno schizzo concettuale dal tratto quasi infantile. Le tavole finali – non tele ma stampe eliografiche – possedevano però l’apparenza, l’odore intenso dei dipinti tradizionali.
Per permettere di accostarsi al mondo intimo della sua architettura, il MAXXI di Roma espone per tutta l’estate documenti e scritti tratti dall’archivio personale di Rossi; un fondo che nel 2001 è stato acquisito dalla Direzione generale per l’architettura e l’arte contemporanea. Curata da Alberto Ferlenga, la mostra comprende disegni, schizzi, taccuini, plastici, tempere ed acquerelli, che Rossi realizzò dal 1964, fino alla sua prematura scomparsa nel 1997. L.B.
Until 12.9.2004
Aldo Rossi. L’archivio personale
MAXXI–Museo nazionale delle arti del XXI secolo
via Guido Reni 2, Roma
T +39-06-3202438
https://www.maxximuseo.org
Aldo Rossi. L’archivio personale

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- 16 luglio 2004