Alla Terza Biennale d’Architettura di Venezia del 1985 Peter Eisenman aveva incantato il pubblico con la sua installazione Romeo and Juliet. Quasi venti anni dopo in un luogo diverso, ma simile nell’intensità storica, disegna un “giardino nascosto”.
Il suo titolo, “Il giardino dei passi perduti”, molto ricorda della poesia di Italo Calvino e del suo Sentiero dei nidi di ragno. L’installazione gioca sul rapporto tra gli esterni e gli interni del Museo di Castelvecchio, restaurato da Carlo Scarpa nel 1956. Peter Eisenman segue il profilo dell’architettura antica, occupando il cortile esterno con un ‘paesaggio’ artificiale: composto da cinque volumi, sembra reagire ai tagli nei muraglioni del castello. L.B.
26.6.2004-3.10.2004
Peter Eisenman. Il giardino dei passi perduti
Museo di Castelvecchio
corso Castelvecchio 2, Verona
T +39-045-592985
Il giardino nascosto di Peter Eisenman
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- 23 giugno 2004