Quando l’ex sindaco di Barcellona, Pasqual Maragall, lanciò per la prima volta l’idea di un forum internazionale, il suo principale obiettivo era risvegliare la città dal letargo post-olimpico del 1992. A distanza di sette anni, il ciclopico progetto, che si avvale dell’appoggio dell’UNESCO e dei suoi 186 stati membri, è finalmente realtà. Dal 9 maggio al 26 settembre, il recinto di 30 ettari ridisegnato dai più importanti architetti internazionali sarà l’epicentro di un grande meeting internazionale sulla pace, lo sviluppo sostenibile e la diversità culturale. Tre temi attorno ai quali si snoda il programma di 24 esposizioni e 45 incontri (nell’edificio del Fòrum di Herzog & de Meuron) che ospiteranno, tra gli altri, Joseph Stiglitz, Mikhail Gorbachev, Lula da Silva e José Saramago.

“Habitar el mundo”, l’esposizione più ampia (4.277 metri quadrati), curata dal biologo Ramon Folch, proverà a spiegare come rendere il nostro mondo più abitabile.

Difende la città come luogo della mescolanza Manuel de Solà-Morales, curatore di “Ciudades-esquinas”, una mostra di 3.500 metri quadrati nel nuovo Centro de Convenciones Internacional di Josep Lluìs Mateo. La rassegna più complessa si intitola invece “Voces”. Obiettivo del progettista, il newyorkese Ralph Appelbaum, è stato quello di rendere visibile una cosa del tutto intangibile come la voce, nei 5.000 idiomi che popolano il pianeta. E.S.

9.5.2004 - 26.9.2004
Fòrum 2004
T +34-902-242004
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