Il Padiglione d’Arte Contemporanea costruito da Ignazio Gardella a Milano nel 1953 resta tuttora, a dispetto della sua parziale distruzione e ricostruzione negli anni ‘90, una delle più riuscite applicazioni al tema espositivo dell’impiego della luce naturale e artificiale.
Prendendo l’occasione dalla recensione di una mostra di Rouault, nel giugno 1954 Domus presenta gli spazi espositivi a poche settimane dalla loro inaugurazione, con un servizio fotografico di Casali.
Pochi anni dopo è Giulio Carlo Argan a dare una lettura importante degli spazi di Gardella: “… con la felicissima soluzione dell’unico vano su tre livelli diversi, e differenziati per qualità di luce, sembra alludere a una ricerca nuova (…), rivolta a comporre per esatti ma imponderabili volumi luminosi che si compenetrano e si sviluppano l’uno dall’altro; mentre le pareti regrediscono a una funzione di limite e quasi d’orizzonte, fino a designare una sorta di identità dimensionale e luminosa tra interno e esterno.”
https://www.pac-milano.org
Il Padiglione d’Arte Contemporanea
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- 29 dicembre 2000