Le migliori città per i nomadi digitali

Se poteste lavorare da qualsiasi città del mondo, quale scegliereste? Ne abbiamo selezionate 10, con una particolare attenzione per chi si occupa di creatività.

Nel mondo post-Covid, l’asticella della qualità della vita lavorativa si è drasticamente alzata. E mentre i professionisti, soprattutto quelli più giovani, chiedono flessibilità sugli orari e i luoghi in cui lavorano, i datori di lavoro devono scegliere se tenere il passo con i nuovi requisti, con il rischio di licenziamenti a catena, come ha imparato bene Apple quando il suo modello di lavoro ibrido ha incontrato la resistenza dei dipendenti.

Affermatosi ormai come pratica standard per la maggior parte dei dipendenti, e con un numero di freelance in aumento a livello globale, il lavoro a distanza è uno di quei cambiamenti ereditati dalla pandemia di Covid-19 che sembrano destinati a restare. La forza lavoro guarda anche a città estere come base per le proprie attività lavorative, nella generalizzata speranza di ottenere la garanzia di uno stile di vita migliore.

Foto Dave Weatherall su Unsplash
Foto Dave Weatherall su Unsplash

I Paesi che si sentono più ottimisti riguardo alla loro offerta hanno rapidamente colto la tendenza. Dal Portogallo a Bali e all’Argentina, sempre più governi offrono visti d’ingresso convenienti, con una serie di vantaggi e aiuti finanziari pensati per i lavoratori a distanza. In contemporanea, nuovi spazi di coworking modernissimi stanno spuntando a velocità folle nei centri urbani di tutto il mondo.

I nomadi digitali sono già 35 milioni in tutto il mondo e si prevede che raggiungeranno il miliardo entro la fine del decennio, un’ondata nata tanto dai progressi della tecnologia quanto dalla nuova cultura del lavoro che consente di “lavorare da qualsiasi luogo”.

Budapest. Courtesy Ljubomir Zarkovic via Unsplash
Budapest, Ungheria. Courtesy Ljubomir Zarkovic via Unsplash

Ma come decidere da dove? Di solito, gli elementi che attraggono la comunità dei lavoratori da remoto verso una particolare destinazione includono un mix di stile di vita accessibile, clima temperato, agevolazioni per i visti, presenza di quartieri cosmopoliti e vivaci, mobilità efficiente, buona copertura internet e una solida comunità preesistente di expat, magari con lo stesso background. 

Nella nostra classifica, abbiamo scelto destinazioni che garantiscono una routine lavorativa senza intoppi, ma offrono anche stili di vita alternativi, comunità interessanti, un ottimo sviluppo urbano e, più in generale, sono al passo con le esigenze del futuro del lavoro, con una particolare attenzione a chi si occupa di creatività e progetto.

Immagine in apertura: Bangkok, Thailandia. Courtesy Tandreas Brucker via Unsplash

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