Camp Design Gallery – la galleria milanese da sempre concepita come una piattaforma di incontro e promozione del design indipendente – sta sperimentando qualcosa di nuovo per osservare il mondo di oggi. 

Fino al 30 giugno sarà aperto The Office, il progetto che interpreta la prossimità e la connessione tra professionisti: la galleria è stata ripensata e trasformata in un coworking temporaneo, dove a essere esposte sono le persone – che lavorano e si incontrano – e non gli oggetti. Una risposta concreta all’attuale situazione dovuta alla pandemia, incerta nonostante le utlime riaperture.

Camp Design Gallery trova così il modo per reinventarsi e continuare a essere un supporto per i giovani progettisti e un luogo di dialogo per gli addetti ai lavori, garantendo il distanziamento sociale e favorendo nuovi legami culturali. L’idea è stata sviluppata a partire dalla proposta del near working (l’ufficio vicino al proprio domicilio) di Cristina Tajani, assessora alle Politiche del lavoro e Attività produttive del Comune di Milano.

L’allestimento, curato da Gabriele Leo e Grazia Mappa dello studio Post Disaster, si apre a designer, architetti, giornalisti, PR, galleristi e curatori, ed è improntato sulla leggerezza e flessibilità, caratteristiche necessarie per poter lavorare in sicurezza. Alcuni dei pezzi d’arte che sono stati esposti nella galleria negli ultimi anni, inoltre, affiancano i tavoli e le sedute dello spazio. The Office è visitabile dal lunedì al venerdì su appuntamento in orario di ufficio.