Tadao Ando è il nuovo guest editor di Domus

Nell’ambito del progetto 10x10x10, David Chipperfield passa il testimone all’architetto giapponese. Ando è il primo Pritzer Prize a guidare i contenuti della rivista fondata da Gio Ponti.

Il 2021 è l’anno di Tadao Ando per Domus, che accoglie così il quarto dei dieci architetti di fama internazionale alla guida dei contenuti di 10 numeri della rivista, per un anno intero. Il programma 10x10x10, che accompagna Domus verso i 100 anni di vita, vede così il primo Pritzker Prize fra i suoi direttori. In uscita con il numero di dicembre, curato da Fulvio Irace e intitolato Recovering Italy, sono la monografia dell’architetto giapponese (Osaka, classe 1941) e il suo Manifesto, dedicato all’eternità.

“Ogni cosa è destinata a sfiorire e sbriciolarsi. La storia dell’architettura è una traiettoria fatta di sfide che affrontano questa verità” afferma Tadao Ando nel suo Manifesto, “Vorrei fare dell’Eternità, un’idea che l’uomo insegue da tempo immemorabile, il tema di Domus 2021”.

L’architetto della Chiesa della Luce a Ibaraki, di Punta della Dogana a Venezia, dell’Armani Silos di Milano e della più recente Bourse de Commerce di Parigi, dà così una prima impressione di quello che racconterà nella sua Domus, assieme alle complessità del mondo contemporaneo, nel rapporto dell’architettura, del design e dell’arte con la società, la tecnologia e la più recente pandemia. “Siamo all’interno di una curva di sviluppo ascendente di cambiamenti significativi (…). Queste evoluzioni si intensificheranno per andare a creare un nuovo mondo di cui non possiamo immaginare neppure i contorni”.

 

Però Ando racconta di come noi esseri umani siamo fragili, fatti di carne e ossa, e siamo parte della natura. Ando parlerà attraverso la rivista di eternità proprio perché nell’incertezza del futuro ci si deve avvicinare a ciò che rimane immutato nell’architettura, ovvero il suo valore essenziale: “quello di creare un habitat per lo spirito umano, mantenere vivi i ricordi e la storia, promuovere la cultura attraverso il paesaggio urbano”.

“Siamo onorati di avere Tadao Ando nella nostra squadra” dice Maria Giovanna Mazzocchi, Presidente di Editoriale Domus dando il suo benvenuto al Premio Pritzker 1995. “Sono certa che la nitida idea del mondo a cui lui lavora da sempre sarà una grande opportunità di conoscenza per i lettori di Domus e per la società civile che si raccoglie attorno alla nostra rivista. Come Ando, anche noi siamo convinti che l’architettura sia in grado di cambiare la società”.

Walter Mariotti, direttore editoriale di Domus, afferma che “Il 2020 ci ha ulteriormente ricordato quanto sia necessario, e urgente, ripensare i modi e le forme della vita associata, dalla gestione dello spazio pubblico, al modo di lavorare e spostarsi. Poter contare sulla visione di Tadao Ando, che oltre ad essere un architetto di immenso successo è un intellettuale a tutto tondo, è per Domus un grande onore”.

Immagine di apertura: Tadao Ando. Foto Kinji Kanno

Speciale Guest Editor

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