Nel parco di Moorweide, ad Amburgo, durante l’estate dell’87 si poteva attraversare una porta coloratissima disegnata da Sonia Delaunay e addentrarsi in un paese dei balocchi: Luna Luna è stato il progetto visionario di trasformare un parco giochi in un museo, o un museo in un parco giochi. L’idea era stata di André Heller, artista, curatore, cantautore che per le giostre, pensate come opere site-specific, aveva chiamato Basquiat, che avrebbe fatto girare una ruota panoramica sulle note di Miles Davis, Dalì, che avrebbe realizzato una “Dalídom”, Hockney un padiglione supercolorato, Tinguely un poster e Beuys, che avrebbe scritto un manifesto. E poi c’era anche Keith Haring.
Ora puoi comprare le sedute di Keith Haring per Luna Luna, il folle luna park-museo degli anni ’80
Dalì, Hockney, Basquiat e lo stesso Keith Haring sono stati i protagonisti dell’utopia che è stato il Luna Luna. Oggi, il brand del design radicale Gufram riedita due sedute del carosello che Haring aveva realizzato per l'iconico luna park di Amburgo.
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- Nicola Aprile
- 18 novembre 2025
Per Luna Luna, l’artista dei graffiti aveva tradotto i segni inconfondibili con cui “imbrattava” la metropolitana di New York in forme tridimensionali dai toni sgargianti. Nella sua versione del carosello, archetipo della giostra, le figure antropomorfe e zoomorfe amplificavano il loro dinamismo grazie al movimento rotatorio della macchina, dando vita a una festa di colori e profili forti. Al posto dei cavalli bianchi, si poteva fare il giro sedendo su sculture la cui forma non suggerisce un chiaro approccio all’uso ma, come raccontano le fotografie, lascia piena libertà d’interpretazione.
Al posto dei cavalli bianchi, si poteva fare il giro sedendo su sculture la cui forma non suggerisce un chiaro approccio all’uso, ma lascia piena libertà d’interpretazione.
Gufram, marchio che dagli anni ’60 ha dato una faccia al design radicale, ha deciso di riportare in vita due di quelle sedute: il cane a sette zampe e il bambino che gattona. Il poliuretano di cui sono fatti anche il Pratone e l’appendiabiti Cactus porta nelle case un pezzo di Luna Luna, nella finitura Guflac, la speciale vernice brevettata dal brand.
Nel catalogo degli arredi dell’azienda torinese che hanno contribuito a ridefinire il confine tra funzione e immaginario, le opere di Haring sembrano trovarsi nel loro ambiente naturale: la forza espressiva del design figurativo caratterizza fortemente le sedute, consentendo un’identificazione immediata.
L’iniziativa di Gufram arriva a due anni dalla riapertura del luna park negli Stati Uniti; dopo il successo del 1987, il progetto di Heller di far girare il parco per l’Europa era stato reso impossibile dai costi troppo alti. Così le opere erano state stoccate in 44 container, vendute e spedite in Texas, dove sono rimaste per più di trent’anni; nel 2019, un investimento di oltre 100 milioni di dollari da parte di DreamCrew, la società co-fondata dal musicista Drake, ha consentito di restaurare le opere e ha portato Luna Luna prima a Los Angeles e poi a New York.