Il primo museo dedicato interamente al Brutalismo nascerà a Londra

Il Museum of Brutalist Architecture di Londra occuperà gli spazi di un’icona del brutalismo londinese: la Acland Burghley School, progettata da Howell, Killick, Partridge & Amis nel 1968.

Tetto nell'area del cortile della Acland Burghley School

Foto Robert Lamb tramite Wikimedia Commons

Torre delle scale nella Acland Burghley School

Foto Robert Lamb da Wikimedia Commons

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso

Foto Courtesy Reed Watts Architects

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso

Foto Courtesy Reed Watts Architects

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso

Foto Courtesy Reed Watts Architects

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso

Foto Courtesy Reed Watts Architects

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso

Foto Courtesy Reed Watts Architects

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso

Foto Courtesy Reed Watts Architects

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso inquadramento del sito

Foto Courtesy Reed Watts Architects

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso pianta

Foto Courtesy Reed Watts Architects

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso sezione

Foto Courtesy Reed Watts Architects

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso sezione

Foto Courtesy Reed Watts Architects

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso assonometria

Foto Courtesy Reed Watts Architects

Dagli anni ’60 quando cominciò a diffondersi, il Brutalismo resta un movimento architettonico affascinante e controverso: da un lato, elogiato come “rozza poesia” in cui l’oggettività dei materiali messi a nudo (calcestruzzo, vetro, mattone, acciaio) e dei volumi massivi e scarni era sinonimo di un impegno civico al costruire per fare fronte alle “forze potenti e confuse” della società di massa (Smithsons, 1956); dall’altro, additato come stigma di un grigiore espressivo spesso trasceso in degrado, soprattutto nelle periferie. E se il Brutalismo ancora oggi non smette di fare discutere, non è un caso che a questa corrente venga dedicato un museo, e che questo museo si trovi proprio nel Regno Unito, paese da cui tutto è partito: un “unicum” a livello internazionale perché, se fino ad oggi il tema è stato anche ampiamente trattato da mostre, itinerari urbani, allestimenti temporanei e archivi digitali (tra cui la piattaforma online SOS Brutalism), una sede fisica vera e propria di esposizione (materiale e digitale) sull’argomento mancava. A realizzarla – per l’appunto in un edificio brutalista – è lo studio Reed Watts Architects, che ha progettato la ristrutturazione dell'iconica aula magna esagonale (vincolata di grado II) nel complesso scolastico di Acland Burghley a Camden, completato nel 1968 su progetto di Howell Killick Partridge & Ami e una delle poche, ultime scuole di lessico brutalista rimaste nel Regno Unito. La sala è un manifesto di “etica” brutalista nelle forme e nei contenuti: il volume essenziale con materiali schietti e naturali (legno e cemento) declinati senza intermediazioni formali era concepito come cuore pulsante del complesso per ospitare una pluralità di funzioni e rimarcare il valore comunitario dell’istituzione scolastica. Da tempo utilizzata dall’ Orchestra of the Age of the Enlightenment, nel corso del tempo la sala è stata oggetto di modifiche incongrue che ne hanno alterato lo spirito originario. 

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso. Courtesy Reed Watts Architects

Il progetto di rinnovamento, sviluppato dallo studio in collaborazione con il personale della scuola, con gli utenti e le autorità locali, ha inteso riportare lo spazio alle caratteristiche iniziali, migliorandone la fruibilità, l’accessibilità e le prestazioni ambientali  (attraverso la revisione degli impianti, degli accessi, degli arredi, degli spazi tecnici e di accoglienza) e trasformarlo in una “Hall for All”: un hub comunitario che ospiterà, oltre a mostre, eventi e performances, il MoBa, il primo Museo di Architettura Brutalista del paese (e del mondo) con mostre permanenti e un archivio, a complemento dei contenuti attualmente presenti in digitale. L'inizio dei lavori è previsto per l'estate 2026, e il completamento nel 2027.

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso. Courtesy Reed Watts Architects

Immagine di apertura: Scuola Acland Burghley, Tufnell Park. Foto Jim Osley da Wikimedia Commons

Tetto nell'area del cortile della Acland Burghley School Foto Robert Lamb tramite Wikimedia Commons

Torre delle scale nella Acland Burghley School Foto Robert Lamb da Wikimedia Commons

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso Foto Courtesy Reed Watts Architects

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso Foto Courtesy Reed Watts Architects

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso Foto Courtesy Reed Watts Architects

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso Foto Courtesy Reed Watts Architects

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso Foto Courtesy Reed Watts Architects

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso Foto Courtesy Reed Watts Architects

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso Foto Courtesy Reed Watts Architects

inquadramento del sito

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso Foto Courtesy Reed Watts Architects

pianta

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso Foto Courtesy Reed Watts Architects

sezione

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso Foto Courtesy Reed Watts Architects

sezione

Reed Watts Architects, Hall for All, Londra, Regno Unito, in corso Foto Courtesy Reed Watts Architects

assonometria