Un nuovo tassello si aggiunge al programma ormai ventennale di ampliamento del Los Angeles County Museum of Art (Lacma) finalizzato a trasformare il complesso museale in un campus sempre più inclusivo e palpitante di energie culturali e sociali. Ad aggiungerlo è Peter Zumthor (Pritzker Prize 2009) che ha firmato le David Geffen Galleries, futura sede delle collezioni permanenti del museo e di alcune funzioni operative principali.
L’opera si inserisce nel solco già tracciato da Renzo Piano Building Workshop con la realizzazione dei due edifici sul lato nord di Wilshire Boulevard, il Broad Contemporary Art Museum-Bcam (2008) e il Lynda and Stewart Resnick Exhibition Pavilion (2010).
Il nuovo sinuoso edificio in cemento e vetro che ondeggia lungo Hancock Park e attraverso Wilshire Boulevard è un manifesto del lessico scarno ma potentemente espressivo del maestro svizzero, per cui il tono apparentemente algido della narrazione si accende di una forte carica emotiva grazie ai giochi di luce che modellano spazi rarefatti e superfici rigorose, in una continua sublimazione dell’essenziale.

Il volume di due piani, rimarcati da una struttura in cemento a vista chiaramente leggibile e a marcato andamento orizzontale che “comprime” fasce finestrate continue, comprende spazi espositivi fluidi e interconnessi, privi di una impostazione gerarchica nel layout, oltre a spazi educativi, un teatro e aree commerciali.
In attesa dell’inaugurazione, prevista nell’aprile 2026, l'edificio e i suoi dintorni iniziano a prendere vita con installazioni di sculture all'aperto (tra cui Split-Rocker, monumentale scultura di Jeff Koons composta di fiori e piante recentemente acquisita), spazi di ristorazione e commerciali e speciali eventi di anteprima. Tra questi ultimi, in particolare tra il 26 e il 28 giugno 2025 l’edificio è stato eccezionalmente aperto al pubblico in occasione di una performance musicale del sassofonista e compositore Kamasi Washington che ha richiamato centinaia di musicisti, artisti, filantropi, appassionati d’arte e semplici curiosi a sbirciare (e sperimentare dal vivo) quello che sarà il nuovo “palcoscenico” culturale della città.
