Non un semplice showroom, ma un salotto urbano, un palcoscenico per idee e visioni. Qui, nello spazio Franke di via Pontaccio a Milano, si è acceso un dibattito, un confronto serrato sul futuro della cucina, terra di confine tra l’innovazione tecnologica e la seduzione del design.
A dirigere l'orchestra di voci, Simona Bordone, responsabile di Archivio Domus, insieme al direttore editoriale di Domus Walter Mariotti. “Il viaggio che stiamo facendo insieme a Franke, è sostanzialmente una riflessione su un tema importantissimo della nostra vita che è la cucina, che non è soltanto un ambiente domestico ma è prima di tutto una condizione mentale, un metaluogo” racconta Mariotti, introducendo le riflessioni di Marcello Bondavalli, uno dei fondatori di studio wok, Gregorio Pecorelli, dell'omonimo studio, e Gianluca Vigato, voce narrante di Franke e Head of Advertising & Communication.
Al centro della scena, la tecnologia, demiurgo silenzioso che plasma gli spazi domestici.
“Basta uno sguardo”, esordisce Vigato, “per cogliere l’essenza della cucina moderna: design, materiali e strumenti all’avanguardia, un trittico inscindibile”. E quale testimone più eloquente di questa rivoluzione se non il Piano Aspirante Franke 2gether? Un’innovazione che, come spiega Vigato, è la risposta a due tendenze inarrestabili: l’integrazione della cucina con il living, una compenetrazione di spazi e funzioni, e l’ascesa delle cucine con isola, vere e proprie arene del gusto. “La condivisione è diventata essenziale e chiaramente è diventata essenziale anche la possibilità di aprire la cucina alla zona living, il cucinare insieme è di fatto un’esperienza” afferma Marcello Bondavalli. Vigato racconta il piano aspirante Franke 2gether, che appartiene a una cateogira la cui diffusione in Europa sta crescendo in modo esponenziale: "Questo prodotto risolve problematiche estetiche e funzionali con maestria".
Ma l'estetica è solo una delle sfaccettature di questa gemma tecnologica. E per chi teme la manutenzione, spettro che aleggia su ogni innovazione, Vigato rassicura: "Oggi è un gioco da ragazzi, grazie alla rimozione dei filtri dall'alto".
L'attenzione si sposta poi sull'acquisizione di Wesco da parte di Franke. Un'operazione strategica, che, come spiega Vigato, punta a consolidare il dominio di Franke nel mercato europeo delle cappe aspiranti. "Aria e acqua", prosegue Vigato, "sono gli elementi cardine della nostra proposta, il nostro alfabeto”. Un approccio che si traduce in soluzioni innovative per il benessere con la purificazione dell'acqua (con il sistema Water Hub) e dell'aria, grazie alla cappa Air Hub.
"Oggi Credo che la cucina da un lato rimanga sempre un elemento molto solido. E’ conoscenza attraverso i propri sensi e non è solo lo spazio dell’incontro ma è anche lo spazio del ricordo” afferma Gregorio Pecorelli, chiudendo il cerchio delle riflessioni sul ruolo centrale della cucina nella vita domestica.
"Franke", conclude Vigato, "si impegna a creare un ambiente domestico sano e confortevole, un'oasi di benessere in cui salute e piacere convivono in armonia". L'incontro, un parterre di architetti e designer, e il percorso tra la storia delle pagine di Domus presentato da Simona Bordone, ha offerto spunti di riflessione sul futuro della cucina, un futuro in cui tecnologia, design e sostenibilità si fondono in un tutt'uno. Un futuro in cui Franke, con la sua visione innovativa, si erge a protagonista.