L’infrastruttura a emissioni zero che produce acqua potabile

Ideato da Cosimo Scotucci, il concept dH2Ome ambisce a fornire acqua potabile nelle zone più a rischio, contribuendo a costruire “una società più sana, sicura e sostenibile”.

La scarsità dell’acqua è uno dei problemi più urgenti della nostra epoca. Al punto 6 dei 17 Sustainable Development Goals (SDG) delle Nazioni Unite si legge: “Assicurare a tutti l’accesso all’acqua e servizi igienico-sanitari”. La domanda che ci si chiede è se sia possibile soddisfare questo bisogno per milioni di persone nei prossimi vent'anni, con un processo a emissioni zero.

Image courtesy of Imperfct*
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Cosimo Scotucci ha concepito dH20me, una soluzione scalabile che consiste in una serra in mezzo all’oceano. Grazie alle radiazioni solari, l’acqua all’interno della cupola evapora, dividendosi dal sale e dagli altri elementi chimici, per poi condensarsi sulla superficie di vetro sovrastante. Le gocce d’acqua condensata, a quel punto, non sono più salmastre e grazie alla forza di gravità scendono giù, all’interno del sistema di drenaggio che corre tutto introno al perimetro. Una volta raccolta qui, l’acqua può essere direttamente estratta o incanalata in tubature. Il sale e i sottoprodotti del processo poi potranno essere venduti, generando profitti e sostenendo lo sviluppo di nuove economie. 

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