Samsung ha prodotto una mostra d’arte contemporanea da guardare a casa

Sei artisti italiani, coordinati dalla curatrice Caroline Corbetta, hanno creato altrettante opere d’arte originali, pensate come contenuto per i tv del brand.

Con il progetto Art Room, Samsung ha trasformato il suo ecosistema tecnologico in uno strumento artistico digitale che ha permesso la creazione, la distribuzione e l’esposizione di sei opere d’arte esclusive e originali di altrettanti artisti italiani: Filippo Bisagni, Barbara De Vivi, Alessandro Fogo, Ozmo, Caterina Rossato e Marta Spagnoli. Sono stati selezionati e supervisionati dalla curatrice e collaboratrice di Domus Caroline Corbetta, il cui lavoro si concentra ormai da diversi anni sul superamento dei limiti dei formati espositivi.

Ogni artista ha scelto un dispositivo Samsung, come ad esempio il Galaxy Tab S7+ o il Galaxy S21 Ultra 5G, e lo ha usato per creare un pezzo originale nel proprio stile. Le opere d'arte così realizzate saranno disponibili per i clienti Samsung attraverso l'Art Store, la galleria d'arte digitale accessibile sulle TV The Frame dell'azienda. Un'anteprima del lavoro degli artisti è esposta presso la sede italiana di Samsung a Milano fino a domenica 10 ottobre.

“Come curatore, il mio obiettivo è quello di sperimentare, innovare i formati espositivi e spingere i confini del sistema dell’arte un po’ più in là per renderlo più accessibile”, dice Corbetta. “L’ecosistema digitale Samsung si fa medium e supporto dell’opera d’arte aprendo nuove possibilità espressive agli artisti e consentendo alle persone di godere dell’arte anche a casa propria. L’innovazione tecnologica a disposizione del talento artistico contribuisce ad aprire il nostro quotidiano alla meraviglia”. 

Visitando la mostra digitale di Samsung a Milano, siamo stati positivamente sorpresi dal modo in cui i modelli 2021 del The Frame riescano a sembrare veri propri dipinti incorniciati. Le versioni precedenti dei televisori minimalisti di Samsung riuscivano già egregiamente nell’impresa, ma il passaggio dai 45,8mm di spessore dei modelli 2020 ai 24,9mm delle versioni 2021 fa indubbiamente la differenza. Sulla base del supporto e del materiale della cornice, un quadro di simile “polliciaggio” avrebbe probabilmente uno spessore ancora superiore. Con l'illuminazione appropriata e l'installazione invisibile dei cavi, il risultato è un'integrazione senza soluzione di continuità sulla parete per un effetto che non sfigurerebbe neppure in una galleria d'arte.

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