L’eredità artistica di Andy Warhol rimane oggi un riferimento imprescindibile per la cultura americana – e internazionale – influenzando il dibattito contemporaneo e mantenendo aperti importanti filoni di ricerca. Sulla base di questa premessa, Palazzo Gromo Losa Srl in collaborazione con il Fashion Textile Museum di Londra, ha deciso di realizzare a Biella, città tessile per eccellenza, la mostra “Andy Warhol. Pop Art & Textiles”, una retrospettiva della carriera e dell’estetica Warhol nelle sue molteplici e differenti tappe, con l’obiettivo di restituire un’immagine completa di un artista complesso e tridimensionale, e al tempo stesso di svelarne alcuni lati inediti.
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La mostra si articola in due sedi distinte, le antiche dimore signorili di Palazzo Gromo e Palazzo Ferrero, che raccontano due momenti differenti della produzione dell’artista: la prima, a Palazzo Gromo, ospita l’esposizione curata da Alberto Rossetti e Vincenzo Sanfo, con 150 pezzi che ripercorrono la carriera di Warhol: i vinili sperimentali realizzati in collaborazione con le case discografiche, la colorata galleria di volti di celebrità, ventiquattro formelle in ceramica Rosenthal, le serigrafie – cuore della mostra – tra cui le iconiche Campbell’s Soup, e ben 10 Marilyn. Completa il percorso la sala speciale "Warhol e l’Italia", che ospita due serigrafie Vesuvius provenienti dalle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, celebrando il profondo legame dell’artista con il territorio italiano.
L’obiettivo è restituire un’immagine completa di un artista complesso e tridimensionale, e al tempo stesso svelarne alcuni lati inediti.
Palazzo Ferrero ospita invece “Andy Warhol: The Textile”, la sezione che si occupa di un lato dell’esperienza di Warhol meno conosciuto, un campo la cui ricerca è ancora in piena attività: curato da Geoff Rayner e Richard Chamberlain, il percorso espositivo documenta la fase pre-pop di Warhol e il suo contributo alla moda americana in quanto designer, illustratore e pubblicitario. Negli anni ‘50 Warhol lavora come grafico freelance per alcune delle riviste più influenti della moda, come Glamour, Vogue o Harper’s Bazaar, e collabora anche con numerosi marchi del lusso. A questi anni risale una serie di abiti, disegni e tessuti: cinquanta di questi pezzi d’archivio arrivano ora, per la prima volta, in Italia.
Seppur appartenenti alla fase pre-pop, questi disegni tessili e abiti risulteranno al pubblico estremamente familiari, dimostrandosi fortemente coerenti e fedeli all’inconfondibile estetica pop Warhol che dominerà i decenni a venire. Dall’uso di icone e disegni ironici stampati sui suoi tessuti, all’utilizzo di tecniche distintive come la blotted line – una linea irregolare resa grazie al tamponamento dell'inchiostro fresco su carta assorbente – o le novelty prints (stampe conversazionali), i più attenti riconosceranno in questi pezzi elementi di anticipazione di uno stile rivoluzionario che già in quel momento stava gradualmente prendendo coscienza e forma: farfalle, clown e cavalli, frutti e coni gelato, che presto diventeranno protagonisti della rivoluzione artistica pop di Warhol. Palazzo Ferrero ospita anche la Factory di Warhol, ricostruzione scenografica dello studio/laboratorio newyorkese, rifugio creativo di un’intera generazione.
La mostra resterà aperta al pubblico nei due palazzi fino al 6 aprile del prossimo anno, configurandosi come un progetto espositivo capace di mettere in dialogo ambiti tradizionalmente separati — arte, design, produzione tessile e visione artistica.
- Mostra:
- Andy Warhol. Pop Art & Textiles
- Dove:
- Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero, Biella
- Date:
- dal 31 ottobre 2025 al 6 aprile 2026
