Vale ancora di più la pena visitare la Sagrada Família di Antoni Gaudì

Dopo quasi un secolo e mezzo di lavori, la Sagrada Família si prepara finalmente a svelare la sua forma più completa e diventare la chiesa più alta del mondo. Ad accompagnarne l’apertura nel 2026 un ricco palinsesto di eventi in partenza da ottobre. 

144 anni di lavori in corso. La Sagrada Família di Antoni Gaudí, se non è la più monumentale, è sicuramente l’opera più lunga e la più conosciuta della storia dell’architettura. Un cantiere che va avanti dal 1882 e che, finalmente, troverà il suo compimento nel 2026, in occasione del centenario della morte dell’architetto che ha definito il modernismo catalano. I lavori sono sotto la direzione dell’architetto spagnolo Jordi Faulí, che ha illustrato in conferenza stampa lo stato quasi ultimato del progetto, e il ricco programma di eventi che da ottobre 2025 accompagnerà la città e i visitatori verso l’anno del centenario della morte del suo architetto.  

Foto di Carles Rabada su Unsplash

Si comincia con quattro giornate durante la festa della Mercè in cui 20mila residenti dei quartieri prossimi alla basilica, a seguito di un’estrazione, potranno visitare gratuitamente la basilica e scoprire da vicino i progressi del cantiere. Poi, concerti (tra cui quello speciale dell’Orfeó Català nella navata centrale), letture pubbliche, installazioni luminose sulle facciate, messe solenni e, naturalmente, l’attesissima inaugurazione della Torre di Gesù Cristo, il cuore simbolico e visivo in alta quota del Tempio. Il 2026 sarà poi l’anno delle grandi celebrazioni: mostre diffuse, il Congresso Mondiale degli Architetti, la presentazione delle squadre del Tour de France a Barcellona, e il 10 giugno, la commemorazione per l’anniversario della morte di Gaudí, fino alla chiusura con l’illuminazione della facciata della Natività.  L’aspetto più atteso resta però il completamento della Torre di Gesù Cristo, che, posta al di sopra della navata centrale, sarà l’ultima e la più monumentale delle 18 torri a venire completata. Con i suoi 172,5 metri renderà la Sagrada Família la chiesa più alta del mondo. In cima, una croce di 17 metri verrà montata in loco a 54 metri di altezza, in più sezioni decorate con vetri e ceramiche smaltate. Un’operazione spettacolare, che trasformerà il cantiere in un evento urbano visibile da tutta Barcellona. 

Foto di William Rudolph su Unsplash

Accanto alla torre, proseguono poi i lavori sulle facciate della Cappella dell’Assunzione, con le sculture affidate a tre artiste contemporanee: Mercè Riba, Béatrice Bizot e Teresa Riba. Nel frattempo, a giugno è iniziata la costruzione verticale della facciata della Gloria, destinata a diventare l’ingresso principale della basilica, e ancora avvolta da qualche incertezza sulle tempistiche di completamento. Iniziata come progetto di una piccola associazione religiosa privata, la Asociación Espiritual de Devotos de San José, su un terreno acquistato grazie a donazioni, la Sagrada Família è diventata nel tempo uno dei “non finiti” più celebri della storia dell’architettura. La sua storia è così tortuosa che fino al 2019 la basilica era considerata addirittura un edificio abusivo, priva di un permesso edilizio ufficiale dal Comune di Barcellona.

Oggi, a 144 anni dalla posa della prima pietra, vale ancora di più la pena visitare quest’opera di Gaudí: non soltanto una meta che attira quasi 5 milioni di turisti ogni anno, ma un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, dove il cantiere, gli eventi e l’eredità di Gaudí continuano a scrivere una delle storie più curiose dell’architettura mondiale. Parallelamente al completamento della Sagrada Família, un’altra icona di Gaudí sta tornando al suo splendore originale: la Casa Batlló. Su Domus abbiamo raccontato di questo meticoloso restauro che ha riportato per la prima volta questa casa modernista ai suoi colori originali.