Dopo aver annunciato a ottobre l’entrata in produzione del nuovo Cybercab Tesla per il 2026, Elon Mask ha rincarato la dose di promesse ambiziose sulla guida autonoma dichiarando che lancerà a partire da giugno 2025 il suo primo servizio di robotaxi a pagamento ad Austin, in Texas, utilizzando una propria flotta di veicoli.
Secondo quanto dichiarato dal Ceo, il servizio utilizzerà una versione “unsupervised” del software di assistenza alla guida Full Self-Driving (FDS), ossia il software sviluppato da Tesla che consente ai veicoli di “guidare” senza intervento umano, ma che, a oggi, non è ancora completamente autonomo. Secondo quanto riportato da Bloomberg News, l’azienda avrebbe avviato trattative con le autorità locali per integrare il servizio nella città – già da anni centro di una sperimentazione tecnologica per la guida autonoma – ma questo non sembra aver dissipato le perplessità legate ai criteri con cui Tesla intende misurare i livelli di sicurezza dei propri robotaxi.
Non solo i test sulle prestazioni del software Fsd unsupervised avvengono nei pressi della fabbrica Texana che presenta un ambiente decisamente meno complesso rispetto a un contesto urbano, ma Tesla non fornisce dettagli sulle condizioni o sulla gravità degli incidenti registrati nel suo rapporto sulla sicurezza dei veicoli. Un tema, quello dell’affidabilità di questi veicoli, sempre più sentito e dibattuto.
Nella città di riferimento della Silicon Valley, San Francisco, dove altre aziende come Cruise, Zoox e Waymo eseguono test con taxi a guida autonoma, sono infatti innumerevoli i disagi e gli incidenti che si sono verificati con pedoni e residenti tra intralcio ai soccorsi, cani investiti e blocchi stradali, e che hanno causato, in alcune circostanze, la sospensione delle operazioni pilota.