La redazione di Domus ha perso uno dei suoi più cari collaboratori. Marco Romanelli, nato a Trieste nel 1958 è stato critico, storico, studioso, architetto, giornalista e designer: un militante del progetto. Redattore di Domus dal 1986 al 1994 ha aperto il suo studio a Milano dopo aver lavorato con Mario Bellini. Divulgatore instancabile del mondo progettuale, la sua ricca carriera vanta oltre 20 pubblicazioni sugli spazi dell’abitare e del design. Ha curato mostre fondanti in Italia e nel mondo, come quella su Ico Parisi della Triennale di Milano o quella su Gio Ponti al Design Museum di Londra. Nel mondo dell’editoria ha collaborato, oltre che con Domus, con Abitare, con il magazine di Salone del Mobile.Milano e con Inventario. Sul fronte architettonico ha firmato la progettazione di case private, ristoranti, recuperi storici e musei, e disegnato collezioni per un parterre di aziende storiche del design italiano che spaziano da Fontana Arte a La Palma. La sua duplice natura di divulgatore e progettista lo ha portato alla direzione artistiche di brand del calibro di Driade e Poltrona Frau e alla docenza di corsi al Politecnico di Milano e allo IULM di Milano con temitrasversali e interdisciplinari quali il design del gioiello e arte per gli spazi pubblici. Divideva il suo studio con Giuseppe Basile, art director di Domus fino al 2020.
“Se qualcosa potrà salvare ancora il mondo sarà la bellezza”, diceva in un'intervista pubblicata su domusweb. Saranno il suo insostituibile insegnamento e il ricordo della sua profonda umanità a colmare, almeno in parte, il vuoto che lascia.