Una donna incontra la figlia morta grazie alla realtà virtuale

Tecnologie avanzate e un lungo lavoro di ricerca hanno reso possibile la realizzazione dell'incontro virtuale, andato in onda nel corso di un documentario coreano.

Nel 2016 la sudcoreana Jang Ji-sung ha affrontato la perdita di sua figlia di appena sette anni Nayeon malata di emocromatosi, la terza di quattro figli.

Sono passati quattro anni da allora, e Jang Ji-sung si trova a essere la protagonista del documentario televesivo “Meeting you” mandato in onda dalla rete Munhwa Broadcasting Corporation (Mbc). Il format ha dato alla donna la possibilità di interagire, giocare e anche parlare con una fedele riproduzione della figlia deceduta, che alla fine dell’incontro si dissolve in farfalle.

La donna durante la registrazione del programma. Immagine di Mbc.

Il team di produzione della Mbc pare abbia impiegato otto mesi per sviluppare il simulatore di realtà virtuale. Per creare un modello interattivo della figlia hanno registrato i movimenti fatti da una bambina attrice, usati poi in seguito per animare la Nayeon virtuale, riuscendo persino a riprodurre la sua voce. Come scenario invece, per rendere il tutto realistico, hanno ricostruito una versione digitale del parco che le due erano solite frequentare.

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