Al Design Museum di Helsinki, “Back to the Present”, del duo di curatori svedesi Daniel Golling e Gustaf Kjellin, ripercorre la storia del design finlandese. La mostra mira a ispirare la nuova generazione di designer locali a farsi promotori di un nuovo approccio di design che faccia della tradizione un punto di forza, ma senza perdere di vista il presente.

Diventati famosi per la loro iniziativa Summit, casa editrice e contemporaneamente podcast di architettura e design di grande successo, Golling e Kjellin sono convinti che il design Made in Finlandia abbia perso il proprio carattere innovativo e viva purtroppo solamente di continui rimandi al passato, mancando di idee – e coraggio – per rinnovarsi. A loro dire, non è un caso che molti di noi, pensando al design finlandese, continuino tutt'oggi a fare riferimento a prodotti iconici del passato come lo sgabello 60 di Artek (1933) e il vaso Aalto di Ittala (1936), entrambi progettati dall’architetto e designer finlandese Alvar Aalto e presenti sul mercato da ormai più di ottanta anni. L’impressione è quindi un po’ quella di percorrere la cosiddetta „memory lane“ della famosa espressione anglofona, in un continuo viaggio nel passato.

Con loro mostra, Golling e Kjelling decidono quindi di lanciare una provocazione alla nuova generazione di designer finlandesi presentando una serie di oggetti di design iconici di brand come Artek, Iittala, Snowcrash e One Nordic Furniture Company: un gesto simbolico per dimostrare come la formula di successo in ambito di design non possa prescindere dalla capacità di leggere e interpretare i trend internazionali sapendoli combinare con i materiali e il know-how locali, senza dimenticare i benefici di un approccio sinergico tra designer e marchi.