Drawing Ambience

La Tchoban Foundation di Berlino inaugura una mostra di disegni architettonici realizzati da nomi celebri, selezionati da Alvin Boyarsky, ex preside della AA School of Architecture.

In apertura: Alex Wall, OMA, The Pleasure of Architecture, 1983, serigrafia colorata su carta. Dalla collezione dell’Archivio Alvin Boyarsky. Courtesy OMA. Qui sopra: Nigel Coates, Ski Station, 1982. Pastello a olio, penna e inchiostro nero, pennarello oro e inchiostro bianco su carta grigia. Dalla collezione dell’Archivio Alvin Boyarsky, courtesy Nigel Coates

I 50 disegni architettonici in mostra sono stati raccolti da Boyarsky stesso, presidente a lungo termine della AA School of Architecture di Londra. La seconda metà del XX secolo è stato un periodo caratterizzato da una mobilità accelerata e da uno scambio di idee internazionale. Questo zeitgeist si percepisce proprio nelle opere presentate, la maggior parte delle quali è stata realizzata negli anni ‘80. Si è trattato di un periodo in cui l’orientamento internazionale della AA, accompagnato da un crescente interesse per il disegno a mano, ha dato un nuovo impulso alla ricerca di nuovi linguaggi architettonici.

Zaha Hadid, The World (89 Degrees), 1984. Stampa con tempera applicata a mano e acquerello su carta. Dalla collezione dell’Archivio Alvin Boyarsky, courtesy Zaha Hadid Foundation

Le diverse posizioni artistiche, le tecniche variegate, e le origini geografiche di questi disegni, insieme al loro legame con il costruito rimandano al significato del lavoro di Alvin Boyarsky. Il collezionista è nato nel 1928 in Canada, dove ha studiato architettura presso la McGill University di Montréal. Dopo le prime esperienze professionali, ha completato il programma post-laurea alla Cornell University, per poi insegnare all’Università dell’Oregon, alla Bartlett School of Architecture e alla AA School of Architecture di Londra, che ha poi diretto dal 1971 al 1990. Alvin Boyarsky era convinto che il compito più importante di una scuola d’architettura fosse quello di stimolare critiche sociali. Inoltre, aveva incoraggiato le prospettive internazionali della AA, rivoluzionando il programma di studio con le cosiddette ‘unità’ da scegliere liberamente.

A sinistra: Lebbeus Woods, Centre for New Technology, Montage 1, 1985. Pennarello, penna e inchiostro con base in grafite e collage stampato. Dalla collezione dell’Archivio Alvin Boyarsky, courtesy Estate of Lebbeus Woods. A destra: Alex Wall, OMA, The Pleasure of Architecture, 1983

La AA è considerata a buon diritto uno dei più importanti punti d’incontro del talento architettonico internazionale, avendo formato molti vincitori dei premi Stirling e Pritzker. Tra i celebri alumni si annoverano Rem Koolhaas, Zaha Hadid, Nigel Coates, David Chipperfield, Ben van Berkel, Will Alsop e altri architetti famosi. Molti dei laureati sono poi tornati in veste di professori.

Jeremie Frank, The Macrophone, 1981. Penna e inchiostro, aerografo e inchiostro, collage e base in grafite su cartoncino. Dalla collezione dell’Archivio Alvin Boyarsky, courtesy Jeremie Frank


8 luglio – 24 settembre 2017
Drawing Ambience. Alvin Boyarsky and the Architectural Association
Tchoban Foundation
Christinenstraße 18a, 10119 Berlino