I contorni di Nendo

Ospitata nello showroom milanese di Jil Sander, la mostra di Nendo ridefinisce in maniera provocatoria i contorni degli oggetti, suggerendone una percezione inedita. #MDW2017

Nendo non smentisce neanche questa volta il proprio approccio minimale e poetico al progetto e negli spazi dello showroom milanese di Jil Sander sviluppa installazioni che mettono in discussione l’innata tendenza a percepire gli oggetti seguendone i loro contorni.

La collaborazione con la casa di moda Jil Sander è suggellata dal progetto Objectextile, dove i contorni di oggetti 3D vengono recuperati e trasformati in tessuto, passando da un elemento tridimensionale a un pattern di stampa a due dimensioni. Se gli oggetti esposti in alcune delle stanze sono desostanziati del loro volume e del loro peso ed esistono soltanto come aeree perimetrali, in altri gli elementi invisibili all’occhio vengono suggeriti nel cervello dello spettatore attraverso interventi delicati.

Nendo, “Objectextile” da Jil Sander, Fuorisalone 2017
Nendo, “Un-printed material” da Jil Sander, Fuorisalone 2017
Nendo, “Un-printed material” da Jil Sander, Fuorisalone 2017
Nendo, “80 Sheets of mountains” da Jil Sander, Fuorisalone 2017
Le lampade Gaku di Nendo per Flos da Jil Sander, Fuorisalone 2017
La collezione di tavolini Flow di Nendo per Alias da Jil Sander, Fuorisalone 2017
Nendo, “Trace collection” da Jil Sander, Fuorisalone 2017
Nendo, “Trace collection” da Jil Sander, Fuorisalone 2017
Nendo, “Jellyfish vases” da Jil Sander, Fuorisalone 2017
Nendo, “Border tables” da Jil Sander, Fuorisalone 2017

Con 80 Sheets of Mountains, l’installazione più ampia della mostra in termini di estensione, Nendo propone un paesaggio di catene montuose innevate ottenute dallo stiramento di pannelli sottili – fogli di polistirolo dello spessore di 5 cm tagliati al laser. Anche l’installazione Un-printed Material lavora sulla carta a partire da una prospettiva inusuale sviluppata in assenza del materiale, e ricrea, con una stampante 3D, i soli bordi del materiale. 

Nendo, "80 sheets of mountains" da Jil Sander, Fuorisalone 2017

Border table è invece una collezione di tavolini che si evolve a partire dallo spazio circostante, sottolineando gli elementi dell’ambiente solitamente considerati fastidiosi – come gli angoli della stanza o i pilastri sporgenti – e utilizzandoli come elementi strutturali. Allo stesso modo, la Trace collection definisce il concept per una serie di contenitori e scaffalature che disegnano le tracce invisibili che ante e cassetti descrivono e lasciano dietro di sé.

Nendo, "Jellyfish vases" da Jil Sander, Fuorisalone 2017

Jellyfish vases è infine un nuove pezzo che tenta di ristabilire la relazione tra il vaso e l’acqua attraverso contorni di colori. La mostra è disseminata di progetti recenti che lo studio giapponese ha disegnato per diversi marchi nazionali e internazionali (Cappellini, Glas Italia, Marsotto Edizioni, Flos, Sèvres, Alias e Nodus).


4 — 9 aprile 2017
Nendo. Invisible Outlines
Jil Sander showroom
via Luca Beltrami 5, Milano