Gli scavi di Cocksedge

Con una potente operazione fisica e concettuale il talentuoso designer inglese traccia un parallelo tra la propria storia personale, la forma degli oggetti e i destini delle città. #MDW2017

Presentata in anteprima dalla galleria newyorkese Friedman Benda in occasione del Salone del Mobile, “Excavation: evicted” è l’ultimo progetto del talentuoso designer inglese Paul Cocksedge, realizzato in collaborazione con Beatrice Trussardi ed esposto presso la sede della Fondazione Luigi Rovati, in corso Venezia 52. La mostra permette di visitare per la prima volta gli spazi del palazzo del Diciassettesimo secolo, che subito dopo il Salone verranno restaurati in vista dell’apertura del primo museo etrusco privato della città.

<b> In apertura :</b> Paul Cocksedge, “Excavation: evicted”, la forza massiva dei carotaggi è esaltata dall'evanescenza del cristallo, Milano, 2017 <b> Qui sopra :</b> Paul Cocksedge, “Excavation: evicted”, Uno scorcio degli spazi espositivi della Fondazione Luigi Rovati, Milano, 2017
Paul Cocksedge, “Excavation: evicted”, grande tavolo, Milano, 2017
Paul Cocksedge, “Excavation: evicted”, I campioni estratti testimoniano la stratificazione storica di Londra, dove il cemento ha progressivamente occultato i mattoni vittoriani originali, Milano, 2017
Paul Cocksedge, “Excavation: evicted”, scaffalatura, Milano, 2017


Ennesima, brillante conferma della profondità concettuale di Cocksedge, “Excavation: evicted” è la reazione fisica allo sfratto del designer dal suo storico studio di Londra a causa di un’operazione di sviluppo immobiliare. Puntando a “enfatizzare la tensione e l’energia creativa che ha modellato lo spazio”, il designer pianifica una serie di trivellazioni del pavimento del suo studio. Da quei carotaggi scaturiscono dei pesanti estrusi di materiale stratificato che, associato a immateriali lastre di cristallo, compongono cinque nuovi potenti pezzi di arredamento.

Paul Cocksedge, “Excavation: evicted”, Uno scorcio degli spazi espositivi della Fondazione, Milano, 2017

Non solo risposta alla situazione personale di Cocksedge, “Excavation: evicted” rispecchia l’incertezza socio–politica e culturale che caratterizza molti livelli della società contemporanea. Un’indagine che parte non a caso da Londra, una delle più grandi metropoli del mondo, la cui vita creativa è fortemente minacciata dalla crescita esponenziale dei valori immobiliari. Il progetto di Cocksedge è così, in fondo, un sismografo di quanto succede in molte altre città del mondo, dove il movimento globale verso le aree urbane sta inducendo profondi cambiamenti nella vita quotidiana.

Paul Cocksedge e il grande tavolo di “Excavation: evicted”, Milano, 2017


4 – 9 aprile 2017
Paul Cocksedge,
Excavation: evicted
Fondazione Luigi Rovati
corso Venezia 52, Milano