Tatazumai da Muji

Muji porta in Italia la filosofia del Tatazumai, l’essenza invisibile di un oggetto, che crea un’atmosfera unica, in grado di portare silenzio e quiete nella mente di chi lo guarda. #MDW2017

Tatazumai da Muji
Dopo Parigi e New York, Muji porta in Italia la filosofia del Tatazumai con la mostra “Tatazumai” che presenta sei famosi artisti giapponesi. La parola giapponese “tatazumai” viene utilizzata per indicare l’essenza invisibile emanata da un oggetto, che agisce sullo spazio circostante dando vita a un’atmosfera unica, in grado di portare silenzio e quiete nella mente di chi lo guarda.
Tatazumai da Muji
In apertura: I sei artisti Tatazumai nello store Muji di Milano. Qui sopra: Ando Masanobu, artista della ceramica
“Ognuno dei sei artisti giapponesi ha la capacità, attraverso le proprie opere, di esprimere esattamente questa filosofia”, ha commentato Kenta Horiguchi, presidente Muji Italia. “Non solo, i loro manufatti si sposano perfettamente con i nostri prodotti, caratterizzati da uno stile minimal e funzionale. Allo stesso tempo, dimostrano che esiste un fascino nascosto dietro ogni oggetto, il quale racconta una storia ed è in grado, con le proprie caratteristiche uniche, di lasciare un segno in chi lo osserva.” Proprio l’unicità è il tratto distintivo di ognuno dei pezzi: ogni articolo è stato realizzato a mano, aspetto che rende ogni manufatto diverso dall’altro e che riflette l’esclusività della collezione. Una collezione che fa della semplicità il suo punto forte, proprio come Muji fa con i propri prodotti.
Tsuji Kazumi, artista del vetro
Tsuji Kazumi, artista del vetro
Per usare le parole di Tanaka Ikko, uno dei fondatori di Muji: “La semplicità non è qualcosa da considerare inferiore; al suo interno troviamo un mondo di cui andare fieri, fatto di intelligenza e sensibilità, e se con i nostri prodotti riusciamo a trasmettere questi valori, le persone saranno in grado di sviluppare un senso estetico e di vivere una vita piena anche con meno risorse.” Tra gli oggetti esposti, i vassoi in legno di ciliegio, noce e olmo intagliati a mano da Mitani Ryuji, i manufatti in vetro soffiato di Tsuji Kazumi, le ceramiche con decorazioni argentate in rilievo di Ando Masanobu, le teiere e le tazze in ceramica di Iwata Keisuke, le scatole in paulonia di Iwata Michiko, i capi di abbigliamento in lino, seta e cotone organico di Ando Akiko. La collezione rappresenta anche un nuovo modo di comunicare per Muji, da sempre conosciuta per il suo approccio “no brand, no logo” e per l’anonimato che tiene nei confronti dei designer, anche di fama mondiale, che sviluppano i suoi prodotti. Consapevole infatti che ogni artista mette il cuore nel proprio lavoro e nell’oggetto che crea, per l’occasione Muji ha voluto dare a ognuno di loro la possibilità di presentare le proprie opere direttamente a chi visiterà la mostra.
Ando Akiko, artista dei tessuti
Ando Akiko, artista dei tessuti

4–7 aprile 2017
Tatazumai
Flagship Store Muji
corso Buenos Aires 36, Milano

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