Full Circle

L’altalena di Jamrozik e Kempster a Buffalo modifica la sua tradizionale disposizione lineare e la trasforma in un nuovo elemento spaziale e interattivo per la comunità.

Full Circle prende un elemento che si trova comunemente nei parchi e campi da gioco – l’altalena – e, mettendo in discussione la sua disposizione lineare convenzionale, la trasforma in un elemento spaziale, politico e interattivo. Il progetto nasce dall’interesse degli architetti per gli spazi da gioco, nella definizione più ampia del termine, come luoghi che possono essere utilizzati per liberare l’individuo e arricchire l’esperienza quotidiana.

Julia Jamrozik e Coryn Kempster, Full Circle, Buffalo, 2016
Julia Jamrozik e Coryn Kempster, Full Circle, Buffalo, 2016. Foto Brendan Bannon
Julia Jamrozik e Coryn Kempster, Full Circle, Buffalo, 2016. Foto Brendan Bannon
Julia Jamrozik e Coryn Kempster, Full Circle, Buffalo, 2016
Julia Jamrozik e Coryn Kempster, Full Circle, Buffalo, 2016
Julia Jamrozik e Coryn Kempster, Full Circle, Buffalo, 2016
Julia Jamrozik e Coryn Kempster, Full Circle, Buffalo, 2016
Julia Jamrozik e Coryn Kempster, Full Circle, assonometria

  Il progetto mette in discussione le relazioni spaziali tra le persone e va in direzione di un sempre maggiore impegno sociale e politico della cittadinanza. La forma rappresenta una tavola rotonda, e porta con sè tutta la carica politica del suo significato. Il senso di un gioco per bambini viene così riportato nel mondo degli adulti.

Julia Jamrozik e Coryn Kempster, Full Circle, Buffalo, 2016. Foto Brendan Bannon

Il progetto si trova in una zona di Buffalo che interseca diverse comunità ed etnie. Si trova vicino alla International School #45, il cui corpo studentesco rappresenta 70 paesi e 44 lingue. Full Circle è stato sostenuto da una campagna di finanziamento dal basso che ha coinvolto genitori, ammisitratori, consiglieri comunali e attivisti delle comunità locali. Si trova in un lotto vuoto della zona ovest della città. L’altalena è solo il punto di partenza di un processo di integrazione e vuole essere un elemento attrattivo e coinvolgente.

Julia Jamrozik e Coryn Kempster, Full Circle, Buffalo, 2016. Foto Alana Fajemisin