Cesare Leonardi

Villa Croce presenta una mostra sul lavoro dell’architetto, fotografo e designer Cesare Leonardi, approfondendo tre tematiche a lui care: sedie, alberi, ombre.

“Strutture” è un percorso attraverso lo straordinario corpus dell’architetto e fotografo modenese Cesare Leonardi (Modena, 1935), la cui carriera professionale è durata più di quarant’anni, mettendo continuamente in discussione il confine tra progettazione e pratica artistica. Villa Croce a Genova presenta una prima mostra comprensiva sul suo lavoro, sottolineando la tensione tra opera d’arte e prodotto artigianale.

<b>In apertura:</b> Cesare Leonardi, Solidi 1, Indice, dal libro G. Martinelli, <i>Cesare Leonardi. Solidi-Solids 1983/1993</i>, Logos, Modena 1995. <b>Qui sopra:</b> Cesare Leonardi e Franca Stagi, Dondolo (Rocking Chair), 1967. Vetroresina, 78 x 175 x 40 cm. Foto Cesare Leonardi. Courtesy Archivio Architetto Cesare Leonardi
Cesare Leonardi, Solidi 1, Indice, dal libro G. Martinelli, <i>Cesare Leonardi. Solidi-Solids 1983/1993</i>, Logos, Modena 1995
Cesare Leonardi e Franca Stagi, Nastro (Ribbon Chair), 1961. Vetroresina e acciaio, 72 x 99 x 69 cm. Foto Cesare Leonardi. Courtesy Archivio Architetto Cesare Leonardi
Cesare Leonardi, Primavera 4, Modena 1972–1977. Stampe fotografiche su compensato, 125 x 125 cm. Courtesy Archivio Architetto Cesare Leonardi
Cesare Leonardi, Skyline, Modena 1972–1975. Stampe fotografiche su compensato, 125 x 125 cm. Courtesy Archivio Architetto Cesare Leonardi
A sinistra: Cesare Leonardi, P14, serie Solidi, 1998–1999. Composizione di provini a contatto, 30 x 24 cm. A destra: PR 50, serie Solidi, 1995 ca. Pannello di abete a tre strati rivestimento giallo. Foto Cesare Leonardi, courtesy Archivio Architetto Cesare Leonardi
A sinistra: Cesare Leonardi, <i>Quercus cerris (inverno)</i>, 1978–1982. China su lucido, 50 x 62 cm. A destra: <i>Quercus cerris (estate)</i>, 1978–1982. Courtesy Archivio Architetto Cesare Leonardi

  Nonostante il successo dei primi oggetti di design (come la poltrona Dondolo disegnata con Franca Stagi nel 1967, selezionata per la celebre esposizione “Italy: The New Domestic Landscape” al MoMA) la maggior parte dell’opera di Leonardi è ancora poco conosciuta. La mostra “Cesare Leonardi: Strutture”, organizzata in stretto contatto con l’Archivio Leonardi, mette in luce la dimensione personale e allo stesso tempo poliedrica della sua produzione.

A sinistra: Cesare Leonardi, Phoenix dactylifera, 1978–1982. China su lucido. A destra: Pinus pinea, 1978–1982. Courtesy Archivio Architetto Cesare Leonardi

Il percorso espositivo sfrutta la cornice storica di Villa Croce per mettere a fuoco tre macro campi d’indagine – sedie, ombre, alberi – che Leonardi ha affrontato in scale molto diverse a distanza di anni. In parallelo ai noti lavori di design in vetroresina, negli anni sessanta Leonardi e Stagi iniziano un progetto ventennale dedicato al disegno degli alberi, pubblicato nel volume L’Architettura degli Alberi (1982). Quest’ultimo, attraverso una vastissima indagine fotografica che Leonardi ha condotto viaggiando in tutto il mondo, è propedeutico ad una serie di progetti per il paesaggio basati sull’idea di una struttura non gerarchica (e potenzialmente infinita) che regola la posizione di ogni elemento nello spazio.

Cesare Leonardi, Strutture, 1956. Inchiostro su carta da spolvero, 100 x 70 cm. Courtesy Galleria Civica di Modena

A partire dagli anni ottanta, in risposta alla crisi petrolifera che rende insostenibile la produzione in vetroresina, Leonardi inizia a lavorare con il legno usando semplici tavole gialle da cantiere. Decontestualizzati e scomposti secondo schemi sempre più complessi, questi pannelli danno origine ai pezzi di arredamento della serie Solidi, vere e proprie sculture in cui Leonardi manifesta il tema dell’infinita variazione delle parti.

Cesare Leonardi, P 18, serie Solidi, 1995 ca. Pannello di abete a tre strati rivestimento giallo, 70 x 50 x 50 cm. Foto Cesare Leonardi. Courtesy Archivio Architetto Cesare Leonardi


dal 23 febbraio al 17 aprile 2017
Cesare Leonardi: Strutture
a cura di Joseph Grima e Andrea Bagnato
in collaborazione con Archivio Architetto Cesare Leonardi
Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce
via Jacopo Ruffini 3, Genova