Border Conflicts

La mostra “Border Conflicts” a Madrid è un’analisi di alcune trasformazioni, conflittuali e drammatiche, a cui certi confini sono sottoposti, frutto di migrazioni storiche o contemporanee.

Le mappe non sono mai definitive. I confini tra i paesi cambiano continuamente, conseguenza delle decisioni dell’uomo e degli eventi storici. Raramente una calamità naturale è causa determinante di cambiamenti territoriali. La maggioranza delle volte i confini degli stati nazionali sono regolati e modificati da conflitti, guerre, trattati e accordi, raramente con il consenso o il coinvolgimento diretto dei cittadini interessati.

In apertura: 15-09-15, Horgos, Serbia. ©UNHCR/Igor Pavicevic. Sopra: 28-11-15, Idomeni, Grecia. ©UNHCR/Achilleas Zavallis

Le mappe contemporanee, accettate o contestate che siano, sono state disegnate dal tempo, da processi e interessi di tutti i tipi. Questi fattori ci aiutano a capire, indagare e valutare la consistenza dei confini nelle zone più sensibili del pianeta.

Street Art in the Separation Wall, 22/25-2-14, Campo Rifugiati Aida, Palestina. ©Clémence Lehec / Laurent Davin

Prodotta in collaborazione con Le Monde Diplomatique (edizione spagnola) e Fundación Mondiplo, questa mostra è un’analisi di alcune delle conflittuali e drammatiche trasformazioni a cui certi confini sono sottoposti, frutto di dinamiche presenti da secoli o generate dalla globalizzazione contemporanea.

© Forensic Oceanography: Charles Heller, Lorenzo Pezzani e Situ Studio. “Forensic Architecture”, Centre for Research Architecture, Goldsmiths, London University.


fino al 4 gennaio 2017
Border Conflicts
a cura di Ignacio Ramonet e Ferran Montesa
La Casa Encendida
Ronda de Valencia 2, Madrid