– Keivani Architects ha progettato un edificio residenziale ispirato al genius loci iraniano, reinterpretando la tradizionale finestra orsi combinando pietra, legno, acqua, luce e piante.
– Il Fondaco dei Tedeschi, costruito per la prima volta nel 1228, uno degli edifici più grandi e riconoscibili di Venezia è stato ristrutturato da OMA per ospitare uno spazio commerciale.
– Nel paesaggio del selvaggio west per eccellenza, studio DUST ha progettato un piccolo rifugio immerso nella natura, tra arbusti e querce del deserto, realizzato con terra rossa pressata, cemento e acqua.
– Lo studio Integrated Field ha trasformato parte di un terreno agricolo in un grande orto urbano arricchito da spazi multifunzionali e sistemi di arredo modulari fatti su misura.
– Organizzate per temi e in sette distinte “ambasciate”, le opere della 20. Biennale di Sidney trovano la loro esemplificazione migliore negli “spazi interstiziali” che le ospitano.
– Una scala di 180 gradini, alta 29 metri è l’opera realizzata dallo studio MVRDV per commemorare i 75 anni della ricostruzione di Rotterdam, in pieno centro città.
– Situata in mezzo ai boschi del Quebec, la casa di vacanza progettata dallo studio FABG si sviluppa su due diverse velocità: il piano terra per le vecchie generazioni, quello superiore per i più giovani.
– Dopo quattro anni passati a fotografare i lasciti edilizi della crisi finanziaria in Portogallo, Nelson Garrido svela alcuni scenari inquietanti alla Biennale di Architettura di Venezia.
– Benjamin Hubert di Layer – agenzia di design esperienziale – ha progettato la prima sedia a rotelle stampata in 3D al mondo, realizzata in collaborazione con Materialise.
– Il libro curato da Gabriele Mastrigli, in concomitanza con la mostra al MAXXI per i 50 anni di Superstudio, è destinato a diventare uno strumento essenziale per i futuri studi sul gruppo.
In apertura: Ming Wong, Windows On The World (Part 1), 2014. Courtesy of Para Site e Workshop, Hong Kong. Photo Glenn Eugen Ellingsen

Questa villa incornicia la natura come un’opera d’arte
Il contesto naturale diventa parte integrante del progetto in questa casa, dove le ampie finestre firmate ERCO lasciano entrare luce e vegetazione, creando un dialogo continuo tra interno ed esterno.