Stanze

Nella mostra curata da Beppe Finessi alla Triennale di Milano 11 progettisti contemporanei mettono in scena la propria “filosofia dell’abitare”. #21triennale

Stanze Beppe Finessi
L’architettura degli interni continua a essere il luogo privilegiato di indagine, studio e riflessione sugli aspetti più direttamente legati alla vita quotidiana delle persone e ha un compito realmente speciale: pensare e definire gli spazi e gli ambienti, con forme, colori e dettagli.
Stanze Beppe Finessi
La stanza di Umberto Riva. Vista della mostra “Stanze. Altre filosofie dell’abitare”, curata da Beppe Finessi alla Triennale di Milano

In un momento storico, come quello attuale, dove l’attenzione per le discipline della progettazione è aumentata, in un doppio binario di interesse tra l’architettura e il design, continua a mancare – non solo in Italia – un programmatico riconoscimento critico verso questa disciplina che rimane il primo territorio di pratica professionale nel quale ogni progettista trova il primo ascolto, le prime occasioni di lavoro. Così, mentre l’architettura degli interni continua a essere un motore importante che muove professionalità ed economie, poche o quasi inesistenti sono le occasioni critiche che pongono attenzione su queste, spesso raffinatissime e colte, opere di architettura (d’interni). Il Salone del Mobile di Milano, luogo di sperimentazione, business, innovazione e cultura, ha raccolto questa sfida portando sul palcoscenico della XXI Triennale una mostra di grande respiro dal titolo “Stanze. Altre filosofie dell’abitare”, a cura di Beppe Finessi.
Dopo una breve premessa storica con il racconto delle opere dei grandi maestri di ieri che hanno praticato l’architettura degli interni, sono esposte le opere più significative degli autori che, in anni più recenti, hanno mostrato il proprio talento e la propria visione del mondo attraverso l’architettura degli interni: in un primo grande ambiente, una “volta celeste” dove fotografie, modelli e disegni raccontano – in una sorta di grande enciclopedia tridimensionale – la storia dell’architettura degli interni italiana del Novecento.

Si entrerà infine una sequenza di ambienti, ognuno progettato da un autore diverso – Andrea Anastasio, Manolo De Giorgi, Duilio Forte, Marta Laudani e Marco Romanelli, Lazzarini Pickering Architetti, Francesco Librizzi, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Carlo Ratti Associati, Umberto Riva, Elisabetta Terragni – che metterà in scena la propria “filosofia dell’abitare”. Ogni autore esprimerà il proprio concetto di stanza e il filosofo Francesco M. Cataluccio individuerà per ogni progetto testi letterari o filosofici di riferimento.


2 aprile – 12 settembre 2016
Stanze
Triennale di Milano

Curatore: Beppe Finessi
Progetto di allestimento: Gianni Filindeu
Progetto grafico: Leonardo Sonnoli

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