Linck Ceramics è stata fondata nel 1942 dall’artista Margrit Linck a Berna, in Svizzera. I vasai seguono ancora oggi le tecniche tradizionali che contraddistinguono l’inconfondibile design dei pezzi di Margrit Link – realizzati a mano sul classico tornio da vasaio – ognuno con il suo carattere individuale, rendendo possibile un immediato riconoscimento della linea estetica della Linck Ceramics. Le ceramiche, tra il moderno design e il fascino eterno, sono fatte a mano, originali e caratterizzate da uno stile senza tempo, dato dalla tradizione della famiglia. Orgogliosa del proprio patrimonio storico e delle capacità artigianali, Linck Ceramics tende a innovarsi e a presentare nuove proposte. Dal 2011, la terza generazione, guidata da Annet Berger, si è dedicata a preservare queste tecniche artigianali e fare conoscere il marchio nel mondo.
Galleria
Per il 2016, Linck Ceramics ha sviluppato inoltre una collaborazione esclusiva con WallpaperSTORE* – dove verranno mostrati pezzi colorati, per la prima volta dal 1960. La capsule collection riprende le forme classiche, tipiche di Linck Ceramics, in nuove tonalità: verde chiaro, rosa pastello e azzurro. La collezione principale sarà caratterizzata da pezzi smaltati bianco opaco e dall’introduzione per la prima volta del colore anche su forme classiche per vasi, ciotole e lampade. In occasione del Salone del Mobile di Milano, verrà presentata una nuova collaborazione con l’artista Kris Ruhs.
Labanto è invece una nuova realtà artigianale, con base a Torino, che interpreta in chiave contemporanea il tema dello specchio anticato riproponendo la preziosa lavorazione dell’argentatura settecentesca. Il laboratorio prosegue la tradizione della storica ditta Antolisei, che, con il nome A.V.A.T. (Arte Vetraria Antolisei Torino), fin dagli anni Cinquanta è stato un riferimento per la produzione di specchi destinati a completare arredi d’antiquariato. Oggi, grazie alla ricerca di Francesca Brinatti, che ha trasferito in quest’attività la sua esperienza di progettista, Labanto sviluppa un lavoro originale, creando oggetti unici ed elementi per rivestimento di parteti: sperimentando la relazione tra la sostanza dello specchio e la costruzione dello spazio. Non è, infatti, il riflesso della realtà a guidare il lavoro di Francesca Brinatti, ma la valenza materica dello specchio che è indagata, studiata e progettata come risultato dell’iterazione tra gli elementi naturali che lo compongono: vetro, argento e minerali ossidativi. L’argento allo stato liquido è unito al vetro secondo l’antica tecnica della manifattura degli specchi più pregiati.
25 febbraio, h. 18,30
Un gioco di specchi tra Labanto e Linck Ceramics
Colé Gallery
via Cesare da Sesto 11, Milano
