Fabrica: Da vetro

Sette designer di Fabrica presentano a Los Angeles – da Please Do Not Enter – una collezione di oggetti in vetro che riflette i gesti e le abitudini umane.

Fabrica ha disegnato per il negozio losangelino Please Do Not Enter una collezione di 22 oggetti di uso quotidiano – vasi, caraffe, cupole e contenitori – progettati da sette giovani designer, che hanno giocato con forme, equilibri e scale diverse osservando la gestualità e la postura umana.

Interamente realizzata a mano in Italia dal maestro vetraio Massimo Lunardon, ogni pezzo della collezione è numerato e prodotto in un’edizione limitata di 30.

Da Vetro, un progetto nato nell’aprile 2014, fonde artiginalità ed estetica contemporanea, rivelando anche il confine, a volte indistinto, tra un design utile e l’arte.

Ferréol Babin, Balance. Una caraffa che sembra barcollare e quasi cadere, ma che in realtà è stabile. Questo leggero movimento contrasta con le linee orizzontali e verticali di una tavola imbandita
<b>A sinistra</b>: Pascal Hien, Bloom. Bloom è un piccolo vaso da fiori. I diversi anelli permettono di creare dei bouquet. Senza fiori, il vaso può essere usato come oggetto decorativo. <b>A destra</b>: Pascal Hien, Cut&bend. Cut&bend racconta il processo di lavorazione del vetro soffiato. L’oggetto viene tagliato, riscaldato e piegato per dare forma ad una caraffa molto funzionale
<b>A sinistra</b>: Giorgia Zanellato, Dora. Dora è una caraffa con una maniglia che collega interno ed esterno. Il risultato è una presa non convenzionale per un oggetto convenzionale. <b>A destra</b>: Pascal Hien, Fanfare. Fanfare è un’alzatina per servire frutta e dolci. Ispirata alle forme di uno strumento musicale, con Fanfare il cibo può essere messo in evidenza, separato o combinato
Ferréol Babin, Nage. Una collezione di vasi e contenitori che invitano ad un tuffo. Le scale in vetro all’interno ricordano poeticamente un tipico passatempo umano, contrapponendosi alla forma rigorosa dell’oggetto
<b>A sinistra</B>: Ferréol Babin, Nage. <b>A destra</b>: Catarina Carreiras, Pegar. Ci sono molti modi di tenere in mano un oggetto, specialmente quando si parla di cupole in vetro. Le maniglie geometriche di questa coppia di cupole ricordano le interazioni fisiche e i gesti umani e danno ad un oggetto semplice un carattere individuale
<b>A sinistra</b>: Dean Brown, Penne, maccheroni & spaghetti. Una serie di contenitori in vetro per penne, maccheroni e spaghetti. I manici, che ricordano un tipo di formato di pasta, sono anche degli utili misuratori per cucinare la corretta porzione. <b>A destra</b>: Tomomi Maezawa, Postures. Una coppia di piccoli vasi da fiori che hanno come base i manici dei bicchieri da vino. Al posto della testa, fiori in movimento animano questi oggetti ispirati alle posture umane
<b>A sinistra</b>: Federico Floriani, Rea. Rea è una caraffa che permette di versare il suo contenuto sia dall’alto che dall’apertura frontale. Le maniglie creano un anello che agevola l’uso dell’oggetto. <b>A destra</b>: Giorgia Zanellato, Up. Up è una serie di contenitori con all’interno una lunga protuberanza in vetro per ospitare dei fiori
Giorgia Zanellato, Up


11 novembre – 5 dicembre 2015
inaugurazione 11 novembre, h.18.00-21.00
Fabrica
Da vetro
Please Do Not Enter
549 S, Olive Street, Los Angeles