– Terra battuta estratta in loco, ciottoli e ghiaia provenienti dal letto del vicino fiume sono la palette materica utilizzata da Luigi Rosselli per The Great Wall, un muro lungo 230 metri che racchiude dodici residenze temporanee per agricoltori.
– L’industrial designer ungherese Ollé Gellért ha sviluppato una collezione di piccoli giunti stampati in 3D in grado di collegare parti più grandi di diversi materiali.
– Triendl Und Fessler Architekten ha completato nella periferia di Vienna un rifugio privato sviluppato come un edificio introverso con cortile e realizzato con monolitiche pareti di mattoni.
– I cerchi del ponte di Olafur Eliasson – appena inaugurato a Copenhagen – portano le persone più vicino all’acqua e le incoraggiano a rallentare e a prendersi una pausa.
– Sembra fuoriuscire dalla montagna il Messner Mountain Museum Corones, progettato da Zaha Hadid in Sud Tirolo con una serie di aggetti in cemento a strapiombo sulla valle.
– In Quebec La SHED architecture ha convertito un tipico bungalow degli anni Novanta in una casa contemporanea conservandone una delle caratteristiche principali: i livelli sfalsati.
– Le fotografie di Iñaki Bergera sono uno strumento tecnico e poetico per riflettere, attraverso l’immagine, sul continuo processo di trasformazione materiale e immateriale del paesaggio.
– A Parigi, la mostra “Japon, l’archipel de la maison” declina la casa giapponese in vari modi differenti, offrendo un panorama illuminante della cultura nipponica e un ricco catalogo di spunti di riflessione.
– Un piano in rame e acciaio posato su quattro gambe in legno di rovere: è l’ultima, essenziale, proposta del designer e artigiano israeliano Alon Dodo.