Negli anni venti e trenta, E. O. Hoppé, dopo aver consolidato la sua fama di fotografo topografico e ritrattista di alcuni tra i più famosi artisti, politici e scienziati europei tra cui George Bernard Shaw, Ezra Pound, T.S. Eliot, Rudyard Kipling, Giorgio V, Vita Sackwille-West, Filippo Tommaso Marinetti, Albert Einstein, si mise in viaggio con lo scopo di descrivere il fascino della grandiosità dei siti industriali in tutto il mondo. Nel corso delle sue esplorazioni – in Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, India, Australia, Nuova Zelanda e altri paesi – fotografò l’avvenieristico paesaggio dell’industria, vedendo arte e tecnologia nelle sue macchine smisurate.
Hoppé era profondamente consapevole di come la tecnologia industriale contemporanea stesse segnando l’arrivo nel mondo di una nuova era, in cui la natura stessa del lavoro e della produzione sarebbe profondamente cambiata.
“Emil Otto Hoppé: Il Segreto svelato” presenta per la prima volta le sue emblematiche immagini della seconda rivoluzione industriale e riporta all’attenzione del pubblico l’opera del fotografo che per lungo tempo è rimasta nascosta in un archivio fotografico londinese a cui lo stesso Hoppé aveva venduto, al termine della sua lunga e prestigiosa carriera, cinquant’anni del suo lavoro.
Insieme alle fotografie industriali di Hoppé esposte in mostra, MAST, nello spazio dedicato a “side event” mettein risalto la ricca varietà tematica della sua opera presentando anche una serie di proiezioni digitali di altri temi, dai ritratti di personaggi celebri ai nudi, dalle tipologie umane ai paesaggi.
fino al 3 maggio 2015
Emil Otto Hoppé: Il Segreto svelato
Fotografie industriali, 1912-1937
a cura di Urs Stahel
in collaborazione con E.O. Hoppé Estate Collection / Curatorial Assistance
MAST Photo Gallery
Via Speranza 42, Bologna
