Il paesaggio invece esplora il mondo, allarga gli orizzonti della visione, rappresenta lo sterminato campo della natura. Ma anche brani di città appaiono all’interno di affreschi come quelli del Buon Governo di Lorenzetti a Siena.
Infine il paesaggio urbano che circonda l’uomo contemporaneo sembra prevalere e alla pittura e alla fotografia si affianca anche un nuovo mezzo per indagarlo, il video. Insomma nella nostra tradizione figurativa perdurava in qualche modo la distinzione tra mondo interno e mondo esterno e tra i due generi destinati a rappresentarli.
Con lo svilupparsi delle nuove tecnologie di comunicazione si va incontro a una ridefinizione tanto del rapporto con il soggetto che con l’ambiente che lo circonda. Inoltre nell’epoca della globalizzazione assistiamo a un rapido e continuo mutamento delle relazioni sociali in un contesto oggi planetario.
Nella fotografia vediamo l’annullamento della divisione tra i vecchi generi. Attraverso il lavoro di tre fotografi delle ultime generazioni, Francesco Jodice, Carolina Sandretto e Corinna von der Groeben vediamo l’affermazione di un paesaggio antropologico che parla dell’uomo, del suo lavoro, delle comunità che crea, degli spazi urbani che costruisce
dal 13 settembre all'8 novembre 2014
Paesaggio antropologico
a cura di: Laura Cherubini
Blu Corner spazio non-profit per l’arte contemporanea
Piazza Alberica 1
Carrara
