Takashi Murakami

Palazzo Reale, a Milano, ospita una grande mostra dell'artista giapponese Takashi Murakami con opere di scultura e pittura di grandi dimensioni, curata da Francesco Bonami.

Comune di Milano Cultura e Palazzo Reale presentano un’esposizione di opere di pittura e scultura di grandi dimensioni realizzate da Takashi Murakami. Curata da Francesco Bonami, organizzata da Blum & Poe e Kaikai Kiki Co. Ltd. in collaborazione con ALTOFRAGILE e grazie al supporto di yoox.com, è la prima mostra dell'artista giapponese in uno spazio espositivo pubblico italiano.

Takashi Murakami, Standing on the Bridge Linking Space and Time, 2014 Acrylic, gold leaf and platinum leaf on canvas mounted on aluminium frame 1000 x 1000 x 50.8 mm. Courtesy Blum & Poe, Los Angeles (c)2014 Takashi Murakami/Kaikai Kiki Co., Ltd. All Rights Reserved

Dopo l’ampia mostra itinerante © MURAKAMI e la grande retrospettiva realizzata nei fastosi saloni della Reggia di Versailles, quella di Milano è una proposta inedita, che indaga le rinnovate modalità di pittura utilizzate dall’artista negli ultimi due anni e propone tecniche e stili sviluppati dall’artista a partire da Ego, la grande rassegna del 2012 tenutasi all’Al Riwaq Hall di Doha nel Qatar.

Attraverso una selezione di lavori recenti, la mostra intende sottolineare l’abilità di Murakami nel fondere riferimenti storici, contemporanei e fantascientifici in una moltitudine di stili, metodologie, forme e tecniche che sono divenute nel tempo una sorta di marchio stilistico di un artista tra i più celebrati del nostro tempo.

Takashi Murakami, portrait. Photo by Chika Okazumi Artwork ©Takashi Murakami/Kaikai Kiki Co., Ltd. All Rights Reserved

All’ingresso della mostra i visitatori saranno accolti dagli argentei riflessi di luce della scultura Oval Buddha Silver (2008), capolavoro di tecnica sia per gli attraenti minuziosi dettagli, sia per l’imponente quanto inquietante presenza.

Il percorso espositivo prosegue con la presentazione di tre Arhat di grande formato, tra i 5 e i 10 metri di lunghezza, pensati in risposta al recente grande terremoto in Giappone nel 2011. Il termine Arhat deriva dal sanscrito e significa “essere che ha raggiunto l’illuminazione”. La fonte delle immagini rappresentate in questi dipinti è un antico racconto che narra le vicende dei monaci Buddisti che affrontano il declino e la morte, in cui mostri demoniaci e monaci decrepiti in tonache e paramenti tradizionali vagano percorrendo paesaggi psichedelici.

In mostra sarà inoltre esposta una selezione di autoritratti dipinti dell’artista, che giocosamente rappresentano la continua ricerca che Murakami ha condotto sulla propria immagine e sulla percezione perennemente mutevole del proprio posto nell’universo. Infine, una terza serie di dipinti, appositamente realizzati per l’esposizione, ritrae una costellazione di teschi che – quasi come in una cascata – si sovrappongono l’uno con l’altro, fondendosi insieme: colori e forme psichedeliche si pongono così in definitivo contrasto con l’aspetto macabro del soggetto.

Takashi Murakami, Dark Matter & Me, 2014. Acrylic, gold leaf and platinum leaf on canvas mounted on wood panel 2000 x 50.8 mm. Courtesy Blum & Poe, Los Angeles (c)2014 Takashi Murakami/Kaikai Kiki Co., Ltd. All Rights Reserved

La mostra è allestita nella Sala delle Cariatidi, un tempo sala da ballo poi gravemente danneggiata dai bombardamenti: questo gioiello architettonico oggi rivive grazie ad interventi di restauro che tuttavia hanno lasciato volutamente visibili le ferite e le cicatrici provocate dal tragico evento.

Takashi Murakami, Oval Buddha Silver, 2008. Sterling Silver, 1365 x 805 x 780 mm. Courtesy Blum & Poe, Los Angeles (c)2008 Takashi Murakami/Kaikai Kiki Co., Ltd. All Rights Reserved


dal 24 luglio al 7 settembre 2014
Takashi Murakami: Il ciclo di Arhat
A cura di:
Francesco Bonami
Palazzo Reale, Sala delle Cariatidi
Piazza Duomo 12 Milano