Julian Schnabel a Foligno

Il Centro Italiano Arte Contemporanea ospita un’importante personale di Julian Schnabel con 14 grandi capolavori dell’artista in gran parte mai esposti in Italia.

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Julian Schnabel è uno degli artisti americani più famosi sulla scena internazionale sia per la produzione pittorica che per quella cinematografica, vive e lavora a New York. Esponente di spicco di un neoespressionismo che risente delle influenze europee e anche della Transavanguardia italiana, Schnabel ha elaborato una ripresa della pittura in assoluta indipendenza tecnica e contenutistica.

In Mostra al CIAC di Foligno sono esposti quattordici lavori di grandi dimensioni che esemplificano il lavoro dell'artista dal 1985 sino al 2008: otto opere appartengono al grande gallerista Gian Enzo Sperone.

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"Julian Schnabel", vista della mostra al CIAC di Foligno

Gli altri sei lavori, sempre di grandi dimensioni, appartengono a un collezionista milanese che ha accettato di prestare le sue opere al CIAC per completare il percorso della mostra. Tre opere sono state esposte a Roma a Palazzo Venezia nella mostra del 2007, le tre altre non sono mai state esposte.

Tra questi sei lavori l’opera-capolavoro JMB realizzata dopo la tragica morte per overdose dell'amico Basquiat, esposta una sola volta a Toronto e richiesta a New York per la fine dell'anno, che rappresenta, scrive Italo Tomassoni, "il culmine del suo linguaggio e della sua accorata testimonianza. Emozione, visionarietà, passione ed evocazione potente e tragica. La tensione spirituale dell’artista si misura in quest’opera trasfigurando il ricordo con il tragico quotidiano che  trova nella tela un memoriale d’oltretomba che trascorre incessante dal qui all’altrove".

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"Julian Schnabel", vista della mostra al CIAC di Foligno
Classe 1951, laureato nel 1973 in Belle Arti all’Università di Houston, ha allestito la sua prima mostra nel 1976 al Contemporary Arts Museum di Houston. Genio eclettico anche nel linguaggio filmico, nel 1995 realizza un film sul suo amico pittore di Brooklyn Jean Michel Basquiat, il primo artista nero della Street Art, scomparso a soli 28 anni e oggi riconosciuto a livello internazionale. Nel 1999 dirige Prima che sia notte sulla vita dello scultore cubano esiliato Reinaldo Arenas, che vince nel 2000 il Gran Premio della Giuria e la Coppa Volpi per il miglior attore, Javier Bardem, al Festival del cinema di Venezia; nel 2007 realizza il suo terzo film Lo Scafandro e la farfalla, tratto dal romanzo di Jean Dominique Bauby, con cui vince il premio per il miglior regista al Festival di Cannes. Alla 64° edizione della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia fa parte della Commissione del Venice Movie Stars Photography Award.
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"Julian Schnabel", vista della mostra al CIAC di Foligno

In Italia ha esposto nel 1996 in una grande retrospettiva alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna, nel 2004 alla Galleria Cardi & Co di Milano e nel 2007 in due grandi mostre personali a Roma e Milano, dove si presenta alla conferenza stampa di apertura in pigiama di seta, divenuta la sua cifra stilistica. Recentemente, l’artista ha tenuto una grande personale nella sede di Los Angeles della Galleria Gagosian.

La mostra al Centro Italiano Arte Contemporanea, curata e presentata in catalogo da Italo Tomassoni, si propone come un’irripetibile occasione per la conoscenza della pittura contemporanea internazionale.

Fino al 23 giugno 2013
Julian Schnabel
CIAC Centro Italiano Arte Contemporanea
Via del campanile, 13
Foligno (PG)

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"Julian Schnabel", vista della mostra al CIAC di Foligno

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