Venini tra arte e design

La casa veneziana presenta in occasione del Salone del mobile pezzi di eccellenza vetraria raccolti nella collezione Artlight. Collabora per la prima volta il gruppo svizzero Atelier oï, che abbina vetro e cuoio.

Lo showroom di Montenapoleone annuncia già dalla vetrina la voglia di mettere in mostra le eccellenze della propria manifattura, chiamando a scendere in campo Alessandro Mendini, che trasforma in sculture di vetro le forme tipiche del suo tratto. Nella vetrina accanto si trova un piccolo esercito di vasi Sveronese disegnati da Gaetano Pesce per la collezione Deformazioni veneziane, che ripropongono il dialogo tra i due maestri del design già messo in scena alla Biblioteca di Santa Maria Incoronata. L’abbinata design-arte continua all’interno, con la collezione di bottiglie Alla Morandi di Matteo Thun, un omaggio dichiarato apertamente, e si conclude con la prima realizzazione per Venini del gruppo svizzero Atelier oï, chiamato a collaborare dall’art director Roberto Gasparotto che seguiva il loro lavoro da lontano, già da molti anni.

 

In apertura: Atelier oï per Venini, Salone del Mobile 2013, Milano. Sopra: Bottiglie Alla Morandi, design Matteo Thun, Sono in vetro soffiato e lavorato a mano, successivamente velate e molate. La base è in pietra “Santa Fiore”

Assecondando la passione per la sperimentazione sui materiali e sugli abbinamenti inconsueti, i designer hanno fatto incontrare il vetro, un materiale emblematico della tradizione artigianale artistica veneziana, con il cuoio — abbinato all’Alcantara — plasmato a formare un reticolo finissimo che sostiene e avvolge l’estremità superiore di un imponente diffusore in vetro soffiato. La nuova Collezione di sospensioni Stelle Filanti, anch’essa parte di Venini Artlight, riesce sicuramente nel compito di portare innovazione all’interno della proposta Venini, senza rompere con le sue tradizioni e i suoi stilemi.

 

“La nozione di trasformazione”, raccontano i designer, “è al cuore della nostra ispirazione per questo progetto. Lo studio del materiale e la sperimentazione ci hanno spinto alla ricerca di nuove forme, di contrasti e di attrazioni inedite. Il punto di partenza è un piccolo lembo di cuoio naturale, di forma ottagonale. Un gioco sapiente d’intagli, suggeriti dall’arte manuale del découpage, lo trasforma in una sorta di ghirlanda, che si dispiega nell’aria e prende volume, reagendo al peso e alla luce proveniente dal diffusore”.

Atelier oï per Venini, Salone del Mobile 2013, Milano

The net of narrow leather strips at the design heart of Stelle Filanti is a highly resistant geometric and sculptural construction, made three-dimensional by the malleable material. “The light flows fluidly upwards and downwards, illuminating the leather sculpture”, the designers continue. “The colour of the glass diffuser, when lit, interacts with the strips that encase it and the light spreads out in a decreasing dance of progressively blurred intensity, like the streaks of light that trace the path of a shooting star when it crosses the sky…”

 

Il progetto del marmo - site visit a Carrara

Sedici giovani architetti internazionali hanno partecipato a Carrara a due giornate intensive di formazione organizzate da FUM Academy e YACademy, con visite alle cave di marmo e un workshop progettuale dedicato all’uso del materiale.

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