Design a Istanbul

Inaugura il 13 ottobre la prima Biennale del Design di Istanbul, organizzata dalla Fondazione IKSV, con più di 100 progetti di 300 designer e architetti di 46 Paesi, raccolti in due grandi mostre curate da Emre Arolat e Joseph Grima.

In occasione del suo quarantesimo anniversario, la Fondazione Istanbul per la Cultura e le Arti (IKSV) lancia la prima Biennale del Design di Istanbul, che aprirà le porte al pubblico il 13 ottobre (e fino al 12 dicembre).

La Biennale del Design di Istanbul (che comprende progetti urbanistici, di architettura, industrial design, grafica, fashion design, new media e di product design), per due mesi ospiterà più di 100 progetti di circa 300 designer e architetti provenienti da 46 Paesi, in due diverse sedi espositive, dove i curatori Emre Arolat e Joseph Grima hanno interpretato il tema dell'Imperfezione dalle loro diverse prospettive. Oltre alle due mostre principali, la Biennale coinvolgerà l'intera città, con un programma accademico, workshop, seminari, proiezioni di film e una serie di passeggiate tematiche distribuito nei due mesi.

Il presidente di IKSV Bülent Eczacibasi ha dichiarato: "In questa prima edizione della biennale, alla quale stiamo lavorando dal 2010, abbiamo cercato di organizzare un evento che comprenda non solo il design, ma tutte le attività creative collegate al progetto. Con l'obiettivo di considerare il design come elemento culturale ed esaminarlo da diverse angolazioni, abbiamo voluto affrontare questo settore dal punto di vista unico della Fondazione Istanbul per la Cultura e delle Arti. Come tutti gli altri eventi organizzati dalla Fondazione, speriamo che la biennale sarà un successo e saprà promuovere la produzione culturale contemporanea del Paese sulla scena internazionale e fornire al pubblico locale l'opportunità di esaminare le diverse tendenze internazionali'.

Il tema della prima Biennale è "Imperfezione", suggerito da Deyan Sudjic, membro del comitato consultivo e direttore del Design Museum di Londra. Nel proporre il tema, Sudjic ha spiegato che non c'è posto migliore di Istanbul da esplorare: una città fatta da infiniti strati, carichi di vitalità, coinvolti da un rapido cambiamento urbano, sociale e culturale. Sudjic ha inoltre evidenziato che Istanbul è ben lungi dall'essere perfetta, ma è uno dei centri più stimolanti e dinamici del mondo. La sua peculiarità è sfruttare al massimo il fatto di essere imperfetta, l'inesatto e il provvisorio. Il tema della biennale "Imperfezione" è anche un modo per celebrarne le qualità distintive creative e avviare una discussione più ampia sulla natura del progetto nel mondo contemporaneo.

In apertura e qui sopra: viste della mostra "Musibet" curata da Emre Arolat a Istanbul Modern

Emre Arolat: Musibet, Istanbul Modern
Curata da Emre Arolat, "Musibet" riunisce più di 30 progetti di 165 designer e architetti, che mostrano i diversi volti delle grandi trasformazioni in corso a Istanbul, ma anche in altre aree geografiche. La mostra si propone di mettere in discussione la legittimità (o meno) di questi interventi, nei 1.400 metri quadrati di Istanbul Modern, con un allestimento curato da EAA-Emre Architetti Arolat. Emre Arolat ha strutturato la mostra in due sezioni. Nella prima, "Transformation" ("Trasformazione"), Arolat indaga la trasformazione urbana e i progetti di social housing discussi di recente a Istanbul e prende in considerazione la tensione sociale che questi progetti hanno generato, mettendoli a confronto con altre città campione europee. La seconda sezione della mostra, "Anti-Context" ("Anti-Contesto"), mette a confronto i pensieri degli attori locali con quelli internazionali, tenendo sempre al centro Istanbul, il consenso universale, i cambiamenti delle nuove tecnologie, la pratiche della progetto di design e moda internazionali.

Vista della mostra "Adhocracy" curata da Joseph Grima alla Galata Greek School di Istanbul

Joseph Grima: "Adhocracy", Galata Greek Primary School
La mostra "Adhocracy" a cura di Joseph Grima in collaborazione con un team di curatori internazionale è allestita all'interno della Galata Greek Primary School, su una superficie di di 2.300 metri quadrati. Con più di 60 progetti di 120 designer e architetti, "Adhocracy" è un'indagine della scena del design contemporaneo sulla scia dell'ondata di rivoluzioni sociali e tecnologiche, che hanno trasformato il mondo del progetto negli ultimi anni. Considerando la Biennale come un laboratorio piuttosto che una piattaforma espositiva, "Adhocracy" sostiene che piuttosto che nei prodotti finiti, la massima espressione del design oggi si può trovare nei processi-sistemi, strumenti, reti e piattaforme che coinvolgono gli utenti stessi nel processo di definizione del prodotto finale. L'esposizione illustra lo spostamento dell'epicentro produttivo dalla fabbrica verso la bottega dell'artigiano. Il titolo "Adhocracy" è un riferimento alla scelta di abbandonare il dominio del modello burocratico di organizzazione tipica dell'era industriale, a favore di un approccio che abbraccia l'innovazione dal basso verso l'alto. L'obiettivo di "Adhocracy" è essere aperta al dibattito attraverso incontri e workshop, che si terranno al piano terra dell'edificio per l'intera durata della mostra.

Vista della mostra "Adhocracy" curata da Joseph Grima alla Galata Greek School di Istanbul

Altri eventi della Biennale
La Biennale di Istanbul è diffusa in tutta la città, con un programma di diversi eventi nell'arco di due mesi.

Programma accademico
La Biennale comprende numerose mostre e progetti, organizzate in collaborazione con 76 dipartimenti di 26 università di Istanbul, Ankara, Izmir, Eskisehir e Cipro del Nord. Il programma comprende una serie di workshop, concorsi e progetti sviluppati dalle università nel corso dell'anno accademico 2011-2012, oltre a lecture e convegni in 17 campus universitari e 5 altri luoghi in tutta la città.

Workshop
250 studenti universitari hanno avuto l'opportunità di lavorare e sviluppare progetti insieme con 30 designer internazionali nel corso di 12 workshop, nell'ambito dei pre-eventi della biennale dal 22-27 marzo 2012. I risultati dei workshop saranno esposti in vari luoghi nel corso della Biennale.

Film
La Biennale presenta anche una ricca selezione di 19 film, documentari e video, provenienti da 9 Paesi incentrati su design, designer e oggetti di design, nel mese di novembre. Le proiezioni si svolgeranno al Museo di Pera, Akbank Sanat, Istanbul Modern, TMMOB e al Centro culturale francese. La presentazione del programma si terrà lunedi 5 novembre, con un intervento di Gary Hustwit, regista di Helvetica, Objectified e Urbanized, e la proiezione del suo film Urbanized.

Vista della mostra "Musibet" curata da Emre Arolat a Istanbul Modern

Seminari
"Audi URBAN Future" organizza in collaborazione con la Biennale un programma di eventi al New Museum di New York.
Ideas Cities Istanbul è una conferenza di quattro giorni (11, 12, 14 e 19 ottobre), che comprende una serie di workshop organizzati dal New Museum. L'inaugurazione della mostra del Premio Audi Urban Future Initiative si terrà l'11 ottobre alla ex fabbrica Hasköy Spinning con una conferenza di Amanda Burden, assessore all'urbanistica e presidente della Commissione di pianificazione di New York City. Seguono il 12 ottobre i due dibattiti "Structures and Networks" e "Collaboration and Exchange" mentre il workshop "Ideas City: Istanbul World Café" il 14 ottobre al museo SALT Galata. L'evento si concluderà il 19 ottobre con la tavola rotonda "The Ten Commandments: What Ten Considerations Do Architects Need to Embrace for the Urban Future?" ("Dieci Comandamenti: Dieci Considerazioni su cosa gli architetti devono fare per abbracciare il futuro delle città?"). La cerimonia di premiazione della "Audi Urban Future Initiative" si terrà invece il 18 ottobre presso la Suada.
Per celebrare il 400 ° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Turchia e Paesi Bassi, il 15 ottobre (presso la Sala Conferenze Istanbul Modern) sarà organizzato un seminario, al quale parteciperanno i rappresentanti della Biennale di Architettura di Rotterdam e i sindaci di Amsterdam e Rotterdam.

Vista della mostra "Musibet" curata da Emre Arolat a Istanbul Modern
Vista della mostra "Adhocracy" curata da Joseph Grima alla Galata Greek School di Istanbul
Vista della mostra "Adhocracy" curata da Joseph Grima alla Galata Greek School di Istanbul
Vista della mostra "Musibet" curata da Emre Arolat a Istanbul Modern
Vista della mostra "Adhocracy" curata da Joseph Grima alla Galata Greek School di Istanbul
Vista della mostra "Adhocracy" curata da Joseph Grima alla Galata Greek School di Istanbul
Vista della mostra "Adhocracy" curata da Joseph Grima alla Galata Greek School di Istanbul