To face è un percorso, nel tempo, nella memoria e nello spazio, che si snoda lungo il fronte italo-austriaco del primo conflitto mondiale soffermandosi sulle tracce ormai labili che vi ha lasciato. Paola De Pietri, una delle fotografe italiane più interessanti della sua generazione, ci parla così di "Storia" attraverso una fotografia rarefatta e assolutamente antispettacolare. In mostra, le 21 fotografie di grande formato che fanno parte del progetto realizzato tra il 2009 e il 2011, vincitore del prestigioso premio europeo Albert Renger-Patzsch conferito dalla Dietrich Oppenberg Stiftung per la prima volta ad una fotografa italiana.
"Come tutti ho conosciuto le vicende della Prima guerra mondiale a scuola, e come molti della mia generazione ne ho sentito parlare in famiglia. – dice Paola De Pietri – "(…) Ho cercato in questi luoghi il filo sottile della memoria, l'ultimo baluardo di un passato che esce dalla sfera privata, prima dell'oblio. Sulle montagne, dove il tempo dell'uomo si è fermato e solo il tempo della natura ha agito le sue trasformazioni, i paesaggi che appaiono 'naturali' sono frutto delle battaglie e della permanenza di migliaia di soldati. In questi luoghi, ora meta di vacanza, è difficile ritrovare sotto i propri passi l'eco delle battaglie e del dramma: come se l' 'innocenza' dell'oggi avesse rimosso le violenze della storia".
Ho cercato in questi luoghi il filo sottile della memoria, l'ultimo baluardo di un passato che esce dalla sfera privata, prima dell'oblio.
To face. Landscape along austrian and italian front of the First World War
MAXXI Architettura
Sala Carlo Scarpa
via Guido Reni 4 A, Roma
