Il lavoro di Damiani deriva, come nel caso del maestro, dall'osservazione e ispirazione di oggetti comuni ed è frutto di tentativi sull'utilizzo dei materiali e sulla comprensione delle loro capacità. Il linguaggio che utilizza è quello di ridurre al minimo il rapporto tra la forma e la funzione.
Nel caso della seduta Bend, che denota un'assonanza esplicita con il sedile da prato Allunaggio del 1965 di Achille Castiglioni, i dettagli fondano la loro natura nella potenzialità di un comune tubolare in ferro piegato a freddo. La stessa tecnica viene utilizzata per la maniglia Folder che, proprio per la sua semplicità, non trova ascolto nelle aziende di produzione che preferiscono materiali più pesanti e la tecnica della pressofusione.
L'esposizione raccoglie diversi progetti, brillanti, carichi di significato ed etica e interessanti perchè seguono sempre un metodo specifico di ricerca ma non hanno la pretesa di riconoscersi in uno stile formale.
17 aprile-5 maggio
Piazza Castello 27
Milano
