Pawson è nato nel '47 nello Yorkshire, ed è considerato uno dei più grandi architetti dei nostri tempi, i suoi progetti sono un esempio di quella che si potrebbe definire l'arte del omissione, puri giochi di spazio, proporzioni, luce e materiali, un'architettura radicata nella tradizione inglese ma con fascinazioni che provengono dalla cultura giapponese e dalla Minimal Art.
Un'idea di minimumcome qualità e perfezione che emergono se ogni dettaglio e ogni combinazione sono ridotti all'essenziale. Donald Judd, che Pawson ama spesso citare, definiva questa riduzione come una concentrazione sull'essenziale: "Il punto di partenza è la ricerca del punto di partenza stesso, [dal momento che] il minimalismo è l'espressione semplice di concetti complessi".
L'esposizione all' Architekturmuseum della TU München mostra tanto il metodo di lavoro e il pensiero progettuale di John Pawson quanto i suoi oggetti architettonici e di design. Nella prima sala, Plain Space, le fotografie di grande formato di Jens Weber presentano quattro progetti nei loro rispettivi contesti: un ponte pedonale su un lago, un monastero e due case private. Accanto alle foto anche modelli e materiali di studio.
Nella seconda sala, un'installazione in scala 1:1, ridotta a sola forma e luce, e concepita appositamente per l' Architekturmuseum, dà la possibilità ai visitatori di esperire direttamente l'intensità di uno spazio minimizzato.
Il percorso si conclude mettendo in mostra numerosi modelli architettonici e oggetti di design, offrendo una panoramica sull'ampiezza dell'opera di Pawson, case, chiese, cappelle e oggetti di tutti i giorni.
John Pawson
Pinakothek der Moderne
Architekturmuseum der TU München
München
