I vincitori della Bab al Bahrain competition

Nei tre progetti vincitori riflessioni sul ruolo dello spazio civico nel contesto storico e politico contemporaneo, con sullo sfondo la Primavera Araba

Il 16 febbraio i membri della giuria della Bab al Bahrain Open Ideas Competition, ospitata a Manama, Capital of Arab Culture 2012, hanno proclamato i progetti vincitori per la trasformazione della piazza di Bab Al Bahrain. L'architetto svizzero Lukas Lenherr si è aggiudicato il primo premio con la sua proposta Pearl Dive. Sul secondo gradino del podio l'architetto italiano Pier Paolo Tamburelli, (Baukuh) e Guido Tesio con il concept Two Rooms, per finire con la firma olandese Partizan Publik che ha presentato il progetto New Times Square.

L'evento di presentazione ha visto l'esposizione dei progetti ritenuti più interessanti, tra tutti quelli pervenuti, in un padiglione pubblico allestito per l'occasione. È seguita poi una tavola rotonda di discussione in cui i vari membri della giuria hanno illustrato al pubblico le qualità formali, intellettuali e la diversità delle letture proposte dai progetti premiati.

La Bab al Bahrain Open Ideas Competition ha generato interesse su scala internazionale che è stato in grado di coinvolgere tutte le forme della professione, dalle grandi firme, ai singoli progettisti, dagli urbanisti ai paesaggisti. Degli 83 progetti ricevuti per il concorso, 15 provenivano dal Bahrain. Tra gli altri, oltre a una corposa partecipazione del mondo Arabo, da segnalare la massiccia presenza di contributi provenienti tanto dall'Europa quanto da Stati Uniti e Sud America.

Parlando a nome della giuria, Bjarne Mastenbroek, fondatore di SeARCH, ha poi puntualizzato l'aspetto forse più importante di tutta la vicenda: "Eravamo interessati a questo concorso nella misura in cui non sembra voler perpetuare uno scontato e tradizionale modello di spazio pubblico, ma al contrario ha permesso ai partecipanti di ri-considerare cosa uno spazio civico dovrebbe e potrebbe essere in un preciso contesto storico e politico, innescando un dibattito sul ruolo degli spazi pubblici nella città contemporanea"

In alto: Bab Al Bahrain Open Ideas Competition exhibition. Il padiglione di Leopold Banchini e Noura Al Sayeh. Foto di Noura Al Sayeh. Qui sopra: l'evento di presentazione della Bab Al Bahrain Open Ideas Competition. Foto del Ministero della Cultura, Bahrain
In alto: Bab Al Bahrain Open Ideas Competition exhibition. Il padiglione di Leopold Banchini e Noura Al Sayeh. Foto di Noura Al Sayeh. Qui sopra: l'evento di presentazione della Bab Al Bahrain Open Ideas Competition. Foto del Ministero della Cultura, Bahrain
Il dibattito sullo spazio pubblico del Bahrain continuerà con una serie di eventi nella capitale Manama, tra i quali un laboratorio e una conferenza tenuta dall'onnipresente Rem Koolhaas.

Di seguito pubblichiamo una serie di immagini e una descrizione di ognuno dei tre progetti selezionati.
Bab Al Bahrain Open Ideas Competition il padiglione della mostra disegnato da Leopold Banchini e Noura Al Sayeh. Foto di Camille Zakharia
Bab Al Bahrain Open Ideas Competition il padiglione della mostra disegnato da Leopold Banchini e Noura Al Sayeh. Foto di Camille Zakharia
1° Premio
Lukas Lenherr, Pearl Dive

"Questo vuoto, cuore del progetto, è un vasto campo aperto d'acqua le cui dimensioni abbracciano tutto il perimetro dell'area di progetto. Il terreno rimosso dai lavori di scavo può poi essere usato per creare nuova terraferma fruibili al largo"

"Il grande vuoto è accessibile con diverse modalità che vanno dal noleggio di imbarcazioni, alla possibilità si stare in acqua, fino all'immersione alla ricerca di perle artificiali. Una grande fontana, dono della città di Genova, è sistemata nel mezzo dello specchio d'acqua a simboleggiare un centro di pace, un'affermazione forte e un riferimento, non poi tanto velato, al Pearl Roundabout – luogo simbolo delle rivolte in Bahrain del 2011 distrutto dalle forze governative. Una promenade si snoda senza soluzione di continuità tutto intorno invitando le persone a godere lo spazio, offrendo una gran varietà di sedute, panche, pendenze, scale, rampe e accessi all'acqua. Alberi di palma offrono infine luoghi di riparo dal sole."
Lukas Lenherr, <i>Pearl Dive</i>, Primo Premio Bab Al Bahrain Open Ideas Competition
Lukas Lenherr, Pearl Dive, Primo Premio Bab Al Bahrain Open Ideas Competition
"La vita dentro e intorno Pearl Dive sarà adatta ad anziani e giovani, offrirà spazi e luoghi per sedersi, sdraiarsi, fare un pic-nic, giocare a scacchi o a backgammon, incontrarsi, parlare, discutere, twittare, mandare mail, studiare, insegnare, respirare, guardare, vedere, osservare, odorare, nascondersi, baciarsi, celebrare ricorrenze, piangere, ascoltare, presentare e presentarsi, divertirsi, ballare, ridere, correre, performare, esplorare, scoprire…È una sorta di ri-allocazione di momenti di storia, una sorta di re-immersione nel passato e contemporaneamente un'allusione a quelle istanze di rivendicazione dei territori che si stanno rapidamente affermando. È la "Fontana di Trevi" di Manama, un nuovo Albero della Vita, che attiverà tutti i quartieri limitrofi, la città antica e la storica preesistenza di Bab Al Bahrain."
Lukas Lenherr, <i>Pearl Dive</i>, Primo Premio Bab Al Bahrain Open Ideas Competition
Lukas Lenherr, Pearl Dive, Primo Premio Bab Al Bahrain Open Ideas Competition
2° Premio
Baukuh e Guido Tesio, Two Rooms

"Piazza Bab Al Barhain non ha programmi, non ha contenuti. Questa sua totale indeterminazione programmatica permette a una moltitudine di pratiche di trovar posto al suo interno. Bab Al Barhain ha semplicemente bisogno di una precisa definizione dei suoi confini per vedere realizzarsi un complesso programma metropolitano. La precisione formale permetterà una libera appropriazione dello spazio."
Pier Paolo Tamburelli e Guido Tesio, <i>Two Rooms</i>, Secondo Premio Bab Al Bahrain Open Ideas Competition
Pier Paolo Tamburelli e Guido Tesio, Two Rooms, Secondo Premio Bab Al Bahrain Open Ideas Competition
"Due nuove stanze a cielo aperto appaiono a Bab Al Barhain seguendo la geografia del contesto: una più grande a nord e una più piccola nella parte meridionale. Le due stanze sono definite da un setto continuo alto 10m che corre lungo tutto il perimetro del sito. Le due stanze offrono differenti opportunità, condizioni dello stare e dimensioni: un grande spazio all'aperto per eventi e festival, una foresta di alberi di palma, una piazza di dimensioni più contenute che si inserisce nella parte storica della città. Questo set di spazi è interamente pubblico e deliberatamente monumentale. Come nel Foro Romano il muro perimetrale permette di incorporare facilmente elementi accessori così come è in grado di ospitare una moltitudine di eccezioni che contribuiscono all'instaurarsi di un'atmosfera vitale. Spazi interni, le due stanze cresceranno accumulando le tracce del passaggio dei loro visitatori. La semplicità di questi spazi e la purezza dei muri saranno trasformate nel tempo dai rituali della quotidianità, pubblici o privati, vecchi o nuovi che siano."

"Le due stanze sono entità plurali sin dall'inizio, non hanno nella rappresentazione la loro ragion d'essere, fanno solo sì che le cose succedano. Come camere di decompressione sono la realizzazione di una chiara, rarefatta condizione in cui l'espressione dei differenti desideri della città ha la possibilità di affiorare. Stimolando l'esplorazione privata e l'appropriazione, le due stanze cercano di definire una figura condivisa dove le tracce di tutte le popolazioni del Barhain contemporaneo possano essere registrate."
Pier Paolo Tamburelli e Guido Tesio, <i>Two Rooms</i>, Secondo Premio Bab Al Bahrain Open Ideas Competition
Pier Paolo Tamburelli e Guido Tesio, Two Rooms, Secondo Premio Bab Al Bahrain Open Ideas Competition
3° Premio
Partizan Publik e Dus Architects, New Times Square

"La serie TV Arab Idols e, più recentemente, la Primavera Araba, hanno chiaramente mostrato l'attivarsi di una maggioranza silenziosa di persone. Attraverso Facebook, Twitter, gli sms viene rivendicata una nuova identità per la regione del Golfo e nuovi simbolismi si affermano. Così, attraverso la mediazione dei social media un nuovo senso del pubblico sta emergendo, anche in Barhain"

Partizan Publik, <i>New Times Square</i>, Terzo Premio Bab Al Bahrain Open Ideas Competition
Partizan Publik, New Times Square, Terzo Premio Bab Al Bahrain Open Ideas Competition
"Grazie agli strumenti delle chat, dei tweet o degli sms i visitatori sono invitati a fare dello spazio della piazza qualcosa di proprio. Un programma online, sia spaziale che temporale, supporta i desideri pubblici degli individui, e l'identità della piazza viene così ridisegnata in maniera poetica. Attraverso il gioco, la partecipazione e, magari, anche forme di resistenza, i cittadini danno forma a un'ambiente altamente simbolico, e lo fanno attraverso un processo che parte dal basso, celebrando i tempi nuovi della globalizzazione culturale."
Partizan Publik, <i>New Times Square</i>, Terzo Premio Bab Al Bahrain Open Ideas Competition
Partizan Publik, New Times Square, Terzo Premio Bab Al Bahrain Open Ideas Competition

Ultime News

Altri articoli di Domus

China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram